Messina: folla ai funerali di Ilaria Boemi. Notte di interrogatori

MESSINA – “Ilaria ci manchi”.

Una scritta su un pallone a forma di cuore ma soprattutto l’esternazione d’affetto di parenti amici per la morte della giovane Ilaria Boemi, la ragazza di 16 anni morta domenica notte a Messina..

Centinaia di rose ricoprono la bara bianca di fronte all’altare nella chiesa cristiana avventista stracolma di gente.

Familiari, parenti, amici e tantissimi giovani, molti non la conoscevano neppure, ma hanno comunque voluto essere presenti e darle l’ultimo saluto. Solidarietà, vicinanza nel dolore, rammarico per una vita spezzata troppo presto.

Presente alle celebrazioni anche il sindaco, Renato Accorinti, che ha preferito rimanere in fondo alla chiesa.

La chiesa non riesce a contenere tutta la gente accorsa ai funerali di Ilaria e molti attendono fuori con tanti palloncini bianchi e due cartelloni con un collage di foto della ragazza e la frase: “Chissà dov’eri, ti ho cercato fra le nuvole ma tu non c’eri”.

Ieri sera i professori, i compagni e il preside dell’istituto Jaci, si sono ritrovati nella chiesa di Santa Caterina per una veglia.

Nel ricordo di compagne e amiche Ilaria era una ragazza buona ed educata.

Nonostante avesse cambiato istituto, la ragazzina non aveva avuto difficoltà a rimettersi nel binario giusto e integrarsi nella nuova classe.

Intanto proseguono gli interrogatori della Squadra mobile di Messina che ha già sentito diversi giovani presenti domenica notte sulla spiaggia del lungomare di viale Libertà.

È caccia all’uomo per individuare lo spacciatore che avrebbe fornito la droga alla ragazza. Dai primi risultati dell’autopsia nel sangue della ragazza, infatti, sarebbero state rinvenute tracce di alcol e metanfetamine.

Anche i due adolescenti che erano con lei quella notte sono stati sentiti a lungo e avrebbero negato di essere stati loro a fornire la droga alla ragazzina.

C’è il massimo riserbo sulle loro deposizioni, ma pare che abbiano fornito elementi utili per le indagini.

Il procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita, ha chiarito che fino ad ora “non sono stati eseguiti fermi né di maggiorenni né di minorenni”. Il magistrato ha aggiunto: “Risulta che è stata fatta una cessione di droga”. Non ha specificato però se sia stato o meno individuato il pusher che avrebbe fornito a Ilaria la dose fatale.

Marco Bua

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