Messina, Comitato Pendolari Siciliani sul piede di guerra: acqua nei sottopassaggi e disagi ferroviari

MESSINA – Il comitato pendolari siciliani ha di recente segnalato ulteriori disagi nel messinese: il sottopassaggio della stazione centrale di Messina è infatti allagato dallo scorso sabato, causando ovviamente dei disagi a coloro i quali usufruiscono dei mezzi pubblici per spostarsi in città.

Sebbene la zona in questione sia poco praticabile, segnala Giosè Malaponti (Presidente del comitato pendolari siciliani) “Nessuno ha provveduto, tempestivamente, allo svuotamento e al ripristino del sottopasso per l’accesso a tutti i binari. La gente attualmente è costretta ad attraversare i binari per mezzo della passerella di fronte  la cappella di stazione senza alcuna assistenza. Un problema simile si è verificato in questo frangente anche nella stazione di Carrubba, ma al momento non siamo a conoscenza dello stato dei lavori in quest’area del messinese. Nonostante il comitato dei pendolari siciliani abbia già provveduto a segnalare tali malfunzionamenti agli organi di competenza però – continua ancora Giosuè Malaponti non è stato possibile ottenere risposte: davanti a noi sembra ergersi un muro“.

Come se non bastasse poi le pensiline dei binari 2 e 3 sono soggette al continuo sgocciolamento dell’acqua piovana: insomma a Messina piove sul bagnato.

Ma le segnalazioni del comitato pendolari siciliani, purtroppo, non finiscono qui. I treni, soprattutto quelli assegnati alla fascia oraria compresa tra le 6.00 e le 9.00 del mattino sono in perenne ritardo: ciò ovviamente causa disagi ai cittadini che ogni giorno raggiungono il posto di lavoro o la scuola usufruendo di tali mezzi di trasporto. Né gli utenti né tanto meno il comitato o i parlamentari siciliani possono in qualche maniera far fronte al problema: ad ostacolarli infatti è la totale mancanza di informazione circa il contratto di servizio stipulato tra Trenitalia e la Regione Siciliana. Afferma infatti Giosuè Malaponti: “Non ci è dato conoscere i contenuti degli allegati e delle appendici che riteniamo la parte più importante di tutta l’operazione “Contratto di Servizio” perché esplica le tipologie dei servizi o meglio tutto quello che la Regione sta acquistando dall’impresa ferroviaria. Quello che è veramente strano, assurdo ed inaccettabile è che i contenuti di questi atti importanti annessi al Contratto di Trasporto non li conoscano nemmeno i 90 parlamentari siciliani e nello specifico nemmeno i commissari della “IV Commissione Trasporti” dell’Ars. L’assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, caso bizzarro, è un medico e si occupa forse di un settore che non gli compete più di tanto, da qui probabilmente le pecche che interessano il servizio nella nostra regione. A differenza infatti di quanto avviene nel resto d’Italia, soprattutto in Toscana, in Sicilia nessuno conosce gli estremi riguardanti i modi, i tempi, le penalità ed i controlli fissati dal contratto di servizio. Inoltre non si è tenuto mai conto, cosa che regolarmente avviene nel resto d’Italia, delle segnalazioni dei pendolari, di coloro i quali insomma usufruendo continuamente di un dato servizio sono in grado di riconoscerne pregi e e difetti“.

Tali affermazioni non mancano di lasciar sorpresa l’utenza, soprattutto se si considera che la Regione Siciliana, come recentemente stabilito, dovrà “Sin da subito farsi carico di rispondere e risolvere le varie problematiche che l’utenza ferroviaria le sottoporrà vista la spesa di 111, 5 milioni di euro e per un contratto di trasporto ferroviario, che di sicuro non soddisferà le aspettative dei pendolari e dell’utenza siciliana che, mensilmente, si trova a fare i conti con il proprio datore di lavoro per le ore di ritardo da recuperare“.  

Il comitato pendolari siciliano si è in tal senso mosso già sin da luglio: l’associazione ha infatti più volte richiesto di visionare il contratto senza però ottenere nulla. “La differenza tra il servizio pubblico in una regione come la Toscana ed in Sicilia è forse da ricercarsi nella qualità degli uomini che amministrano le diverse realtà territoriali e, purtroppo, nella mentalità di politici e semplici cittadini“, sostiene ancora Giosuè Malaponti. Il presidente del comitato pendolari siciliani intanto, in assenza di ulteriori mezzi per difendere il consumatore, non può che promettere all’utenza che qualsiasi segnalazione e qualunque anomalia registrata verrà prontamente comunicata all’assessorato regionale alle infrastrutture e ai trasporti.