Messina: sulla carta d’identità il consenso alla donazione degli organi

MESSINA – Riflettori puntati dall’amministrazione messinese su una delle pratiche più delicate e dibattute negli ultimi anni: la donazione degli organi. Parliamo di “Una scelta in comune”, l’iniziativa destinata a mutare completamente la nostra società. Si tratta di una delibera della giunta municipale in virtù della quale si prevede che, da ora in poi, la carta d’identità non conterrà soltanto i dati personali del cittadino, ma anche l’indicazione del consenso o del diniego alla donazione degli organi in caso di morte.

Fino ad oggi potevano donare solo persone decedute in ospedale che avevano dichiarato la loro disponibilità nei seguenti modi:

  • iscrivendosi al registro dei donatori dell’associazione italiana donatori di organi;
  • attraverso una “dichiarazione di volontà” che riporti nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma consegnata ai familiari;
  • compilando e portando con sé il tesserino di dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti;
  • recandosi presso alcune Asl già attrezzate per la registrazione e la gestione dei dati dell’anagrafe sanitaria e collegate al centro nazionale trapianti.

È facile intuire, quindi, come fino ad oggi, nel caso in cui la persona scomparsa non avesse fatto alcuna precedente dichiarazione, non per una precisa volontà ma semplicemente per noncuranza, al momento della morte della persona iniziava un calvario burocratico e non privo di travaglio personale da parte dei parenti dello scomparso. per stabilire a posteriori se procedere con la donazione oppure no.

L’iniziativa, quindi, ha come obiettivo principale quello di dimezzare i tempi per salvare la vita di quelle persone che, ricoverate nei reparti di rianimazione degli ospedali per incidenti o per altre cause, non riescono a recuperare e vanno incontro a morte clinica.

Il Comune si impegna, infatti, a trasmettere i dati al Sistema informativo trapianti (SIT) che ha il compito di raccogliere le dichiarazioni di volontà dei cittadini in quanto potenziali donatori.

Si tratta di un passo in avanti rispetto alla regola, in alcuni casi applicata, del “silenzio-assenso”. Secondo questa normativa chiunque potrebbe essere considerato donatore a meno che non abbia esplicitamente manifestato la propria volontà contraria, ma si basa sul principio del consenso informato e quindi aveva senso solo se le Asl avessero, durante questi anni, contattato personalmente tutti i cittadini.

Date le difficoltà oggettive dell’operazione, è verosimile che ciò potrà essere attuato in futuro, quando la tessera sanitaria informatizzata sarà operativa in tutto il territorio nazionale o se appunto si diffonda la pratica della “carta d’identità integrata”.

Vittoria Marletta

Post recenti

  • Scuola

MEDITAZIONE E BENESSERE MENTALE

La meditazione è una pratica utilizzata per “ripulire” la mente e renderla più lucida e…

9 minuti fa
  • Cronaca

Nuovo ospedale pediatrico Palermo, 21 milioni di euro per il progetto

PALERMO - Il governo regionale guidato da Schifani ha dato il via libera al finanziamento…

15 minuti fa
  • Cronaca

Incidente mortale A20, risarciti dopo 14 anni i familiari del giovane Gaetano e del padre

MESSINA - A distanza di 14 anni dal terribile incidente stradale sulla A20 nel quale,…

38 minuti fa
  • Cronaca

Gioco d’azzardo, nuovo regolamento per le sale giochi a Catania

CATANIA - Approvato all'unanimità del Consiglio comunale di Catania, il regolamento per sale giochi e…

1 ora fa
  • Cronaca

Sfondano tabaccheria con un’auto: è caccia ai cinque malviventi

MONTELEPRE - Momenti di tensioni nel Palermitano, a Montelepre, dove dei ladri hanno sfondato la…

1 ora fa
  • Cronaca

Incidente a Paternò, tre ragazze investite da un giovane in scooter: una è grave

PATERNÒ - Un grave incidente stradale si è verificato oggi a Paternò, in Corso Italia, nei…

2 ore fa