Mafia, duro colpo al clan dei “Batanesi”: i NOMI degli arrestati

MESSINA – I carabinieri del comando provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip al Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica – D.D.A., diretta dal procuratore Maurizio De Lucia nei confronti di 4 persone ritenute parte del clan dei “Batanesi di Tortorici (in provincia di Messina), ritenute responsabili  dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentata estorsione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso, e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il gruppo era attivo per conto dei “Batanesi” nella zona compresa tra i comuni di Sant’Agata di Militello, Alcara li Fusi, Galati Mamertino e Rocca di Caprileone e si occupava della gestione delle estorsioni, del traffico di stupefacenti, e nel controllo di attività economiche e imprenditoriali.

L’indagine scaturisce dall’operazione “Gotha” conclusa nel giugno del 2011, ed è stata attuata per documentare l’opera di un gruppo di soggetti che erano risultati in rapporti stabili con  Salvatore Calcò L’Abruzzo, esponente di spicco del clan dei “Mazzaroti” che costituiva un elemento della famiglia mafiosa dei “Barcellonesi” nell’area di Mazzarrà S. Andrea.

L’approfondimento investigativo curato dal nucleo investigativo carabinieri di Messina, con il coordinamento del procuratore aggiunto della procura di Messina,Vito Di Giorgio, ha consentito di dimostrare l’appartenenza del gruppo criminale al clan tortoriciano dei Batanesi e di documentare due estorsioni a danno di ditte di appalti pubblici di manutenzione stradale e di ristrutturazione del locale impianto sportivo nel comune di Rocca di Capri Leone, avvenute mediante attentati incendiari eseguiti nei cantieri, nonché la disponibilità di armi utilizzate per affermare il controllo criminale sul territorio.



Sono state inoltre documentate una serie di condotte di traffico e spaccio di cocaina e marijuana, attribuite a vario titolo agli arrestati e a cinque ulteriori indagati a piede libero.

Il delitto di associazione mafiosa è stato contestato a Nicolino Gioitta, 50enne di Alcara Li Fusi, Liborio Mileti, 53enne di San Salvatore di Fitalia, e Antonino Conti Mica, 40enne di Tortorici, promotori e organizzatori dell’associazione mafiosa, e a Gaetano Liuzzo Scorpo, 39enne di San Salvatore di Fitalia.

Gli arrestati sono stati condotti nella casa circondariale di Messina a disposizione dell’autorità giudiziaria peloritana.