L’esplosione e i 10 giorni di agonia, non ce l’ha fatta Giovanni Visallia: troppo gravi le ferite

MESSINA – È deceduto ieri il 44enne travolto dall’esplosione di una bombola di gas a Santo Stefano Briga il 31 marzo. L’uomo si chiamava Giovanni Visalli ed era stato trasportato all’ospedale Civico di Palermo subito dopo l’accaduto.

Tutto aveva avuto inizio quando l’uomo, avvisato da alcuni vicini della fuoriuscita di un forte odore di gas dal garage della sorella al momento residente in nord Italia, si era apprestato a controllare che tutto fosse in regola.

A sorprenderlo poco dopo è invece stata l’esplosione della bombola di gas in questione che gli ha procurato gravissime ustioni al volto e alle mani e, a causa delle esalazioni tossiche che si erano sprigionate, anche danni irreparabili ai polmoni.

Sono ancora in corso le indagini riguardo l’incidente.

A proseguirle sono i carabinieri della Stazione di Santo Stefano con a capo il comandante della compagnia Messina sud, diretta dal maggiore Alessandro Brunetti.