“Un’utopia avere lavoro fisso e stipendi regolari”: ecco perché i giovani scappano dalla Sicilia

“Un’utopia avere lavoro fisso e stipendi regolari”: ecco perché i giovani scappano dalla Sicilia

TAORMINA – Quando si è giovani, è normale avere tanti sogni e aspirazioni e tentare in tutti i modi di affermarsi nell’ambito desiderato. Spesso, però, bisogna fare i conti anche con l’ambiente in cui si vive. La Sicilia, come buona parte del Sud Italia, non offre le giuste opportunità.

O dopo il diploma, o subito dopo la laurea, chi ha la possibilità economica non ci pensa due volte a fare le valigie e a lasciare, anche se a malincuore, la famiglia e gli affetti.

La cosiddetta “fuga di cervelli al Nord” è una questione ormai diffusa, che coinvolge un numero sempre maggiore di giovani talentuosi che nel meridione si sentono impossibilitati ad esprimere se stessi.

Da un lato abbiamo coloro che, nonostante abbiano potuto toccare con mano le condizioni lavorative settentrionali, dopo un certo periodo di tempo, se trovassero un’occupazione nella città natale, tornerebbero subito; dall’altro, ci sono coloro che, malgrado la nostalgia di casa, continuano a pensare che il Nord sia la terra delle opportunità, come afferma Serena, 31enne taorminese.

“Ormai vivo al Nord da quasi 5 anni, sono partita per seguire il mio fidanzato, ma allo stesso tempo per potermi dare un’opportunità in più. Ho studiato Lingue all’Università di Catania, ma qua non mi sentivo totalmente appagata. Avendo già vissuto diversi anni in Valle D’Aosta quando ero bambina, ero consapevole di come funzionasse qui il sistema”.

Infatti, in questi ultimi anni ha avuto modo di cambiare numerosi lavori e mettersi alla prova in molte attività, che hanno fatto crescere il suo bagaglio professionale. Praticamente tutto l’opposto di quello che accade qui, dove se si riesce a trovare un lavoro già ci si deve ritenere molto fortunato ed è inimmaginabile permettersi il lusso di cambiarlo nel giro di pochi mesi.

Le differenze non riguardano solo l’ambito lavorativo, ma anche quello sociale. “Qui il sociale esiste, mentre al Sud è tutto un fregare il prossimo e fregarsene dell’altro – dichiara Serena -. Il cittadino viene rispettato ed è più invogliato a rispettare le norme del saper vivere in comunità”.

La bellezza di Taormina, conosciuta come la perla del Mediterraneo, che con i suoi paesaggi mozzafiato ogni anno è una meta ambita di tantissimi turisti stranieri e non solo, non ha fatto cambiare idea a Serena.

“Attualmente penso che per il mio bene e per dare qualcosa di più a mio figlio sia la scelta migliore che abbia fatto. Ovviamente non posso predire il futuro e dire che rimarrò qui per sempre, perché, per quanto ci stia bene, non è il paradiso. Ma sicuramente ad oggi rifarei tutto”.

Non mancano i momenti di nostalgia e ogni occasione è utile per tornare a riabbracciare la famiglia e gli amici. Ma tornare definitivamente è un passo troppo difficile da poter fare ora, perché dopo tanto studio e tanti sacrifici, si vuole puntare più in alto possibile.

“Se trovassi una buona opportunità, con la serietà che esiste al nord – conclude la giovane -, ovvero puntualità nel pagare lo stipendio, un corretto salario e non bassi, addirittura fuori norma, oppure offrire contratti di apprendistato a 31 anni, potrei anche rincasare. Ma praticamente parliamo di un’utopia. Dunque, al momento non voglio tornare, perché non vedo la possibilità di avere un lavoro fisso e a tempo indeterminato, che invece ho trovato al Nord”.

Immagine di repertorio