Lavori frana Letojanni, Santoro: “L’intervento serve a sostenere l’intera montagna”

LETOJANNI – Eppur si muove. È proprio questa la frase che si potrebbe utilizzare per descrivere l’ultimo sviluppo della questione riguardante la frana che il 5 ottobre del 2015 colpì un tratto dell’autostrada A18 Messina-Catania, all’altezza del comune di Letojanni, nel Messinese.

La recente approvazione del progetto di ricostruzione della zona, avvenuta tre giorni fa in occasione della conferenza dei servizi organizzata dal provveditorato Opere Pubbliche Sicilia e Calabria, ha riacceso i riflettori sul luogo e sul caso.

Il disastro idrogeologico avvenuto poco meno di tre anni fa portò gli enti preposti a varare un piano di viabilità di emergenza, che nel corso del tempo ha fatto sentire il suo peso. A ciò si è aggiunta anche l’indignazione da parte del pubblico, che ha lamentato le condizioni pietose delle infrastrutture siciliane, soprattutto in concomitanza con un evento come il G7 a Taormina dello scorso anno.

Per rivedere liberi i 300 metri di strada ancora occupati dalle macerie sulla carreggiata direzione Catania si dovrà aspettare molto tempo, ma dopo l’incontro di mercoledì scorso la strada intrapresa sembra essere quella giusta. Per conoscere meglio i dettagli di questi lavori è intervenuto ai microfoni di NewSicilia.it il direttore generale del Cas, Consorzio Autostrade Siciliane, Leonardo Santoro, che ci ha spiegato come si sia arrivati a questo accordo.

“Quando ero ingegnere capo al Genio Civile di Messina – racconta Santoro – fui tra i primi a recarmi sui luoghi interessati dalla frana, che è stata particolarmente complessa anche perché nella parte alta del pendio ci sono insediamenti abitativi, che per fortuna non sono stati colpiti. Il progetto è stato redatto dalla Protezione Civile della Regione, che ne detiene la titolarità, mentre la sua struttura commissariale è stazione appaltante e il Cas vede coinvolto solo il Responsabile Unico del Procedimento. Uno dei miei primi impegni fu la partecipazione alla prima seduta della conferenza dei servizi approvata dal provveditore delle Opere Pubbliche di Palermo. Da allora ci sono state cinque tappe. La prima il 5 aprile, quando vennero conseguiti i pareri di Anas, Genio Civile e Asp, la seconda a Roma con l’ordinanza di Protezione Civile, in quanto opera emergenziale, con il parere favorevole del Ministero, la terza a Palermo, dove arrivarono i pareri della Sovraintendenza e della Forestale. Infine è arrivato quello del Comune, fino a mercoledì con l’autorizzazione dell’intervento dopo l’approvazione del soggetto unico regionale. Adesso mancano solo la verifica del progetto del provveditore di Palermo, che è propedeutica, ma formale, e il bando di gara della Protezione Civile”.

I lavori richiedono tempo, data l’ampiezza della zona, e a differenza di come pensano molti non si fermano solo alla semplice rimozione delle macerie.

“L’intervento dal costo di 12 milioni di euro – continua Santoro – serve per sostenere l’intera montagna. Per questo motivo è stato scelto di fare due gallerie artificiali, una a monte, così dopo un anno si potranno aprire quella carreggiata a doppio senso e l’altra in parallelo a valle. A quel punto sul tetto di esse si dovrà costruire una struttura in terra, che servirà per evitare future frane. Parliamo di una zona ampia 30 mila metri quadri e l’investimento, al quale ha contribuito anche la Protezione Civile, riguarda solo questi lavori. Una volta fatta la galleria artificiale si vedrà lo stato della sede stradale sulla quale ci sono i detriti. Verranno eliminate le deviazioni connesse alla frana e il tempo stimato dovrebbe essere di due anni”.

Infine, riguardo alla manutenzione delle arterie, in particolar modo nei mesi estivi a causa dello scoppio di incendi, e all’assunzione di personale ai caselli, le novità non mancano.

“Si sta completando una convenzione con i vigili del fuoco – conclude Santoro – per la presenza di tre presidi, a Giarre, a Gazzi e a Buonfornello. La settimana prossima verrà fatta la scerbatura sull’A18 ed è in corso una gara interinale per delle assunzioni per il personale ai caselli”.