Messina: l’acqua c’è ma non è potabile

Messina: l’acqua c’è ma non è potabile

MESSINA – Si spera che in breve tempo a situazione possa tornare alla normalità nella città dello Stretto, ormai da settimane senz’acqua. 

Già nella giornata di ieri il sopralluogo a Calatabiano, luogo della frana, del Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, del Commissario delegato per la gestione dell’emergenza idrica a Messina, Calogero Foti, insieme al sindaco, Giuseppe Intelisano, per fare un aggiornamento sui lavori in corso, aveva dato buone speranze per una risoluzione in tempi brevi.

La struttura commissariale è stata presente in questi giorni a dimostrazione dell’attenzione dello Stato” ha detto l’ingegnere Curcio nel corso del successivo sopralluogo al cantiere e alla stazione di monitoraggio della frana installata presso il castello di Calatabiano.

È stato avviato il cantiere necessario per svolgere tutte le analisi e le indagini geologiche e geotecniche finalizzate alla caratterizzazione dei terreni e a stabilire quali siano i migliori interventi per la mitigazione del rischio nel comune di Calatabiano“, ha sottolineato il Commissario Foti. “In parallelo, poi, sono partiti anche i lavori per realizzare i primi terrazzamenti nella parte sommitale della frana e posizionare primi dreni“.

I Lavori si sono conclusi, l’acqua è tornata a scorrere ma ancora non è potabile, almeno fino alla tarda mattinata del 17 novembre. 

Con un’ordinanza il sindaco di Messina, Renato Acorinti, in via precauzionale invita i concittadini a non usare l’acqua per uso domestico, ameno fino alla conclusione delle opportune verifiche, e di provvedere alla bonifica dei serbatoi idrici.