La sparatoria e la cattura del latitante Vincenzo Tripodi: dietro il tentativo di omicidio motivi di natura sentimentale

La sparatoria e la cattura del latitante Vincenzo Tripodi: dietro il tentativo di omicidio motivi di natura sentimentale

MESSINANuovi dettagli arrivano dall’arresto di Vincenzo Tripodi (26 anni), dichiarato latitante dal G.I.P. di Messina lo scorso 15 giugno, accusato di un grave fatto di sangue verificatosi in città lo scorso 31 maggio. Alla base del gesto ci sarebbero motivi di natura sentimentale.

Il ragazzo, con ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Messina il 10 giugno 2021, era stato riconosciuto responsabile di tentato omicidio di un 32enne messinese.

Da quanto emerso, Tripodi, il 31 maggio scorso, ha raggiunto la vittima nel proprio domicilio, sparandogli a distanza ravvicinata ripetuti colpi con un’arma comune da sparo detenuta illegalmente. Ha poi abbandonato esanime la vittima e si è dileguato.

A seguito delle ferite riportate, la vittima è stata trasportata al Pronto Soccorso del locale Policlinico dove gli sono state riscontrate ferite al torace, all’addome e alla mano. La stessa è stata ricoverata nel Reparto di Ortopedia e Traumatologia con 30 giorni di prognosi.

Attivamente ricercato da giorni, il latitante è stato individuato e catturato intorno alle 19 a Gazzi e, in ottemperanza a quanto stabilito dall’autorità giudiziaria, successivamente trasferito nel carcere locale.

Immagine di repertorio