MESSINA – Nell’ambito dei servizi mirati alla prevenzione e repressione delle corse clandestine di cavalli, i poliziotti delle Volanti di Messina hanno interrotto una competizione non autorizzata in localitàMortelle. L’intervento segue quello di marzo, quando la Squadra Mobile e le Volanti erano intervenute in via degli Agrumi, Rione San Filippo, interrompendo un’altra corsa illegale e denunciando quattro partecipanti.
L’intensificazione dei servizi di controllo del territorio, fortemente voluta dal Questore Annino Gargano, ha portato ulteriori risultati.
All’alba di ieri, i poliziotti delle Volanti sono riusciti a bloccare sul nascere una nuova corsa clandestina tra due calessi trainati da cavalli. All’arrivo dei poliziotti, numerosi motorini avevano già occupato i margini della strada per assistere alla competizione. Le Volanti della Polizia di Stato hanno fatto allontanare rapidamente gli spettatori. Gli agenti hanno individuato i due cavalli, entrambi condotti da fantini su calessi, riuscendo a bloccarne uno immediatamente e a intercettare il secondo poco dopo.
I poliziotti hanno inoltre individuato due furgoni adibiti al trasporto degli animali, uno dei quali è stato trovato nascosto tra la vegetazione lungo una strada che conduce alla spiaggia. Al termine delle operazioni di polizia, sono stati identificati i due fantini, proprietari dei cavalli, entrambi con precedenti specifici, e denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina per maltrattamenti di animali.
Ai conducenti dei furgoni sono state elevate sanzioni amministrative per la mancanza dell’autorizzazione al trasporto dei cavalli e a uno dei due è stata contestata una violazione del Codice della Strada per l’utilizzo del veicolo per il trasporto conto terzi, con conseguente sequestro amministrativo del mezzo.
I cavalli, trovati in condizioni di affaticamento, sono stati subito visitati dal personale dell’A.S.P. – Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, intervenuto su richiesta degli agenti della Questura. Gli equini, sprovvisti di microchip, sono stati immediatamente microchippati, sequestrati penalmente e affidati in giudiziale custodia. Il personale veterinario ha anche prelevato campioni di sangue per approfondimenti antidoping e per verificare la presenza di malattie infettive.
Sono in corso ulteriori accertamenti per identificare tutti i soggetti coinvolti nella competizione illegale.
Quanto sopra è riportato ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito, nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino a sentenza irrevocabile. Si precisa che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti davanti a un giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con l’assenza di responsabilità degli indagati.
Foto di repertorio
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