Incidente nel porto di Messina: ipotesi di omicidio colposo plurimo

Incidente nel porto di Messina: ipotesi di omicidio colposo plurimo

MESSINA – Continuano a tappeto le indagini della capitaneria di porto per accertare la dinamica e le responsabilità del tragico incidente avvenuto nella cisterna della nave Sansovino della Siremar in cui hanno perso la vita tre operai.

Il pm Giovannella Scaminaci e il suo pool hanno ascoltato la ricostruzione dei testimoni e la versione dei responsabili della sicurezza.

Secondo le prime indiscrezioni, l’esame autoptico sui tre operai morti sarà eseguito entro domani. I risultati dovrebbero confermare che la morte dei tre operai è stata causata dalla presenza nella cisterna di idrogeno solforato, come già segnalato dai rilevatori dei vigili del fuoco. Si tratta di un vero e proprio gas killer, inodore e difficile da rilevare quando intossica i polmoni delle vittime. Per portare a termine le analisi, infatti, potrebbe essere necessario il parere di un altro esperto tossicologo e il supporto di un laboratorio specializzato.

Già conclusi, invece, i rilievi dei Ris di Messina, coordinati dal comandante Sergio Schiavone.

Restano ancora gravissime le condizioni di Ferdinando Puccio, l’operaio ritrovato svenuto all’ingresso del locale sentina.

Le prime ipotesi di reato avanzate dalla procura parlano di omicidio colposo plurimo e mancato rispetto delle norme di sicurezza. Gli inquirenti stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza e le registrazioni audio delle comunicazioni a bordo della nave.

Le indagini serviranno a chiarire cosa abbia causato la fatale fuoriuscita del gas.