MAZZARÀ SANT’ANDREA – Il sindaco di Mazzarà Sant’Andrea, Carmelo Navarra, si è espresso in merito all’incendio che ha letteralmente distrutto la discarica nel Messinese.
La sua nota-sfogo inizia così: “Se solo mi avessero ascoltato per tempo…“.
Ecco il contenuto integrale della nota del primo cittadino:
“Solo questo è il mio unico ed amarissimo commento. Continuo a ripeterlo tra me e me dal pomeriggio del 25 giugno. Da quando qualche mano ignobile ha appiccato l’incendio in più punti vicini alla discarica e lo stesso ha successivamente lambito la stessa. Sospinto dal vento, il fuoco ha divorato il telo superficiale e poi ha bruciato l’intero versante dei rifiuti abbancati nella ex discarica comprensoriale di contrada Zuppà.
Ho dovuto assistere in questi anni ad un continuo, estenuante ed incomprensibile scaricabarile ed a giochi rimbalzo di responsabilità. Agevolati, peraltro, da previsioni normative che sembrano essere state concepite solo per restare sulla carta, senza mai poter avere un qualche effetto o applicazione di ordine pratico.
Da anni avevo contribuito a lanciare l’idea della salvaguardia e bonifica del sito attraverso la riattivazione dell’impiantistica a valle della discarica. Ma, nonostante l’evidente coerenza del progetto e la sua necessità e convenienza per un intero comprensorio che è totalmente sprovvisto di detti servizi essenziali, fino ad oggi siamo ancora ad attendere i pareri dei funzionari regionali.
Sono passati ben tre anni e mezzo da allora! E la sapete una cosa? La legge stabilisce che questi pareri andrebbero resi al massimo entro 60 giorni. Dettaglio non di poco conto.
Il risultato, ad oggi, è che siamo rimasti inesorabilmente fermi al punto di partenza, quasi come ad attendere un disastro annunciato che poi, puntualmente, si è materializzato sotto i nostri occhi.
È veramente struggente vedere che tutto va in fumo sapendo che, da decenni, la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea risulta inserita nel Piano Regionale di Bonifica delle discariche e successivamente anche nell’elenco dei siti orfani del MISE e che per la bonifica del sito erano già stati destinati circa 12 milioni di euro con risorse a carico del PNRR.
L’esempio di una pubblica amministrazione elefantiaca, che non riesce a dare soluzione concreta alle necessità del territorio, oggi è posto dinnanzi a noi tutti e comincio a pensare, purtroppo, che nemmeno questo nefasto incidente servirà a dare decisivo impulso alle auspicate soluzioni ed ai più volte sollecitati interventi che recentemente erano stati rivolti anche alla Protezione Civile per l’attuazione di misure urgenti di protezione e salvaguardia ambientale.
Di fronte alle fiamme che ardono la massa dei rifiuti che tutti i Comuni della Provincia di Messina, per ordine diretto e formale della Regione, della Prefettura o della stessa Provincia Regionale, hanno depositato per anni nel territorio del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea, non posso fare altro che chiedermi dove sono oggi coloro che hanno autorizzato gli abbancamenti e cosa hanno da dire oggi tutti coloro che finora hanno saputo solo fare conciliaboli e riunioni senza mai giungere a soluzione di un problema rispetto al quale l’unica vittima predestinata è la comunità di Mazzarrà Sant’Andrea unitamente a quella di Furnari e degli altri paesi limitrofi che continuano e continueranno, ancora chissà per quanto tempo a subire soprusi, ritardi, ripensamenti e rinvii senza mai addivenire a nulla di risolutivo.
Oggi mi sento deluso dalle Istituzioni e, soprattutto, da quegli apparati che, nonostante le interlocuzioni, i solleciti o gli avvertimenti, sono rimasti sempre sordi ed indolenti, come se il problema non li riguardasse. O forse perché, se anche fosse scoppiata la bomba ecologica, ciò sarebbe comunque avvenuto fuori dal loro giardino… e solo a casa dei mazzarresi. Di contro, voglio rivolgere un sincero ringraziamento al Prefetto di Messina, dottoressa Cosima Di Stani, per la sempre viva attenzione rivolta alla questione ambientale che riguarda Mazzarrà Sant’Andrea e l’intero comprensorio“.
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