MESSINA – Di seguito le operazioni di oggi a Messina e provincia.
La prima ha avuto luogo a Patti, dove i poliziotti del locale Commissariato hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, nei confronti di un 49enne pattese ritenuto responsabile di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale in danno di un operatore di polizia in servizio al Commissariato.
In particolare l’uomo, che per tali fatti era stato deferito a piede libero, nell’occasione aveva dato prova di essere incapace di tenere a freno i propri impulsi violenti, e per una serie di motivi futili aveva usato violenza e minacciato il suddetto operatore, dimostrando un’assoluta incapacità di autocontrollo, cagionandogli lesioni guaribili in dieci giorni, il tutto per opporsi al poliziotto che stava compiendo un atto del proprio ufficio.
Per tali motivi il G.I.P. del Tribunale di Patti, Dott. Ugo Molina, su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Angelo Vittorio Cavallo, considerata la gravità dei fatti e ritenendo sussistente un grave pericolo di reiterazione di condotte analoghe a quella posta in essere nell’occasione, stante la sua incapacità di autocontrollo e la recalcitranza manifestata nei confronti delle prescrizioni dell’Autorità, ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Si precisa che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza e fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.
Nel pomeriggio di ieri, nel corso dei servizi antidroga disposti dal Questore di Messina, la Squadra Mobile
ha arrestato un messinese di 27 anni, già gravato da specifici pregiudizi di polizia. In particolare, gli uomini della Mobile hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione di un soggetto, già noto agli investigatori, rinvenendo e sequestrando 1,5 kg di marijuana e qualche grammo di cocaina già confezionata e pronta per essere immessa sul mercato.
Lo stupefacente era occultato all’interno di una cantina, adibita a vera e propria centrale di spaccio; la stessa era, infatti, dotata di un imponente impianto di video sorveglianza che consentiva al soggetto di monitorare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine e di una porta recante una feritoia, occultata con un cartone, finalizzata a consegnare lo stupefacente ai vari assuntori.
Nel corso della perquisizione, gli operatori hanno, altresì, sequestrato, oltre al materiale necessario per il confezionamento, una lampada di grandi dimensioni e delle confezioni di semi utilizzate per la coltivazione in serra dello stupefacente. L’uomo è stato, pertanto, arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Si precisa anche in questo caso che il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e che la sua posizione sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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