MESSINA – Nell’indagine condotta dalle Procure di Messina e di Roma, che ha coinvolto l’ex pm di Siracusa, Giancarlo Longo, sono stati indagati anche altri due magistrati in relazione a due associazioni a delinquere dedite, rispettivamente, alla commissione di frodi fiscali e a reati contro la pubblica amministrazione, anche attraverso la corruzione in atti giudiziari.
Longo è finito in manette per i reati di corruzione, associazione a delinquere e falso. Gli altri due indagati sono Marco Di Mauro, procuratore, e Maurizio Musco, ex pm già condannato per abuso d’ufficio con sentenza definitiva in altro procedimento.
Non solo loro: finiti sul registro degli indagati anche il suocero di Giancarlo Longo per riciclaggio e l’avvocato Ornella Ambrogio.
Sono state effettuate delle perquisizioni ai danni di Di Mauro e Musco, che hanno già ricevuto l’avviso di garanzia nei giorni scorsi. Nel dettaglio, Longo, che è stato interrogato dai magistrati, avrebbe pilotato alcune indagini per favorire i clienti di Piero Amara e Giuseppe Calafiore, entrambi avvocati. Il prezzo da pagare sarebbe consistito in denaro o regali.
Amara, che è stato arrestato, è anche il legale dell’Eni e verrà ascoltato domani, a Roma. Calafiore, invece, si è reso latitante a Dubai.