Fiamme a Calatabiano, tubature danneggiate e torna l’incubo idrico nel messinese

Fiamme a Calatabiano, tubature danneggiate e torna l’incubo idrico nel messinese

CALATABIANO – Brucia la collina di Calatabiano e lo spettro dell’emergenza idrica a Messina torna a farsi vivo.

Verso le ore 5 di questa mattina, infatti, un vasto incendio ha colpito la zona di Calatabiano, costringendo all’intervento non solo i vigili del fuoco, ma anche gli addetti ai lavori dell’Amam, ente che gestisce l’erogazione d’acqua. Le fiamme, infatti, oltre a distruggere la vegetazione, hanno danneggiato il bypass della condotta Fiumefreddo e arrecato gravi a 150 metri di tubature.

Dietro il fatto non è da escludere qualche complotto: sembrerebbe, infatti, che l’incendio sia di natura dolosa.

L’Amam (Azienda Meridionale Acque Messina), allo stesso tempo, aveva previsto da tempo la possibilità del ripresentarsi di qualche disagio, tanto che dopo la crisi idrica a cavallo fra ottobre e novembre era stato detto chiaro e tondo: serve una soluzione definitiva, la provvisoria non durerà a lungo, con l’arrivo del caldo estivo i tubi flessibili saranno soggetti a rischio incendio.

Detto fatto, stamattina i tubi sono stati danneggiati dalle fiamme ed è stato necessario interrompere l’erogazione dell’acqua.

In otto mesi solo chiacchiere, promesse e passerelle –  dichiara a Tempostretto Mariella Gullo, deputata di Forza Italia, componente della Commissione parlamentare Affari sociali – Messina si appresta a vivere una nuova emergenza idrica dopo quella dello scorso novembre e duole dirlo – attacca la deputata –  ma è figlia del pressapochismo con cui il governo-Crocetta affronta i problemi veri della nostra Regione (non ultimo quello dei rifiuti).

Mi auguro che il guasto al bypass di Calatabiano, causato da un incendio forse doloso (fatto deprecabile), sia risolto in tempi brevi per scongiurare la crisi in piena estate, ma non può passere sotto silenzio il ‘nulla cosmico’ del governo regionale che aveva addirittura promesso, attraverso l’assessore Croce, 24 milioni di euro lo scorso autunno. I soldi – conclude la Gullo –  avrebbero dovuto essere impiegati per consolidare le colline del versante dello Jonio e adeguare la conduttura dell’acqua. Quattrini che invece non sono mai arrivati tant’è che oggi Messina rischia di dover fronteggiare una nuova emergenza idrica”.

Andrea Lo Giudice – Omar Qasem