MESSINA – Anche a Messina ci sono indagati della vasta operazione condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno e del N.A.S. (Nuclei Antisofisticazione e Sanità dell’arma) di Ancona, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, che ha consentito di disarticolare una rete composta da decine di soggetti italiani, ritenuti, a vario titolo, responsabili di ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, nonché importazione illegale e vendita di medicinali al pubblico a distanza mediante i servizi della società dell’informazione senza autorizzazione.
L’indagine, iniziata nel 2018 nelle Marche, si è presto allargata a tutta l’Italia, compresa la provincia di Messina, consentendo di individuare decine di persone, atleti di varie discipline sportive e frequentatori di palestre, avvezzi all’acquisto e alla commercializzazione di farmaci a effetto dopante importati da paesi dell’est Europa come la Bulgaria e la Polonia.
L’impegno, sviluppato dagli investigatori dell’arma anche con attività tecniche, ha consentito complessivamente di:
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