Esplosione Stromboli, emanato stato di calamità: “Rischi per l’incolumità pubblica”

Esplosione Stromboli, emanato stato di calamità: “Rischi per l’incolumità pubblica”

STROMBOLI – Dopo l’esplosione del vulcano Stromboli, che ha creato non poco panico tra i presenti il giorno dell’evento, la Regione Siciliana ha deciso di chiedere aiuto al governo italiano dichiarando lo stato di calamità naturale.

Tale decisione è stata ufficializzata durante la riunione della giunta regionale tenutasi a Catania. Infatti, dopo quanto accaduto il 3 luglio, i danni quantificati dal dipartimento della Protezione civile ammontano a circa 20 milioni di euro.

Inoltre, nella relazione inviata a Roma, vengono considerati oltre i  costi per la rimozione della notevole quantità di cenere anche quanto necessario per avviare le opere per proteggere l’abitato dell’isola.

Infatti, secondo sempre gli esperti della Protezione civile siciliana, a causa degli incendi che hanno distrutto vaste porzioni di territorio, vi sarebbe un rischio idrogeologico. Maggiormente interessato al fenomeno è l’abitato di Ginostra. La paura è quella che, qualora vi fossero piogge intense, l’abitato venga investito dai detriti, mettendo a rischio l’incolumità pubblica.

Tra le spese, oltre alla messa in sicurezza dell’isola, vengono circa 2 milioni per il perfetto ripristino degli impianti elettrici e telefonici compromessi dagli incendi.