MESSINA – Ieri i carabinieri della compagnia di Messina Sud hanno arrestato, colto in flagranza di reato, un 33enne messinese già noto alle forze dell’ordine per detenzione di arma alterata, fabbricazione di materiale esplosivo e coltivazione di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti i militari avevano notato movimenti sospetti di persone vicino all’abitazione dell’uomo e, pertanto, si sono dedicati al servizio di osservazione. Nel pomeriggio di ieri le forze dell’ordine hanno ritenuto che all’interno dell’abitazione del soggetto potesse essere detenuta della sostanza stupefacente e hanno effettuato una perquisizione domiciliare.
L’ipotesi dei carabinieri si è dimostrata fondata e nel corso della perquisizione sono stati trovati: una serra artigianale attrezzata con lampade, sostanze fertilizzanti, bilance con all’interno 2 piante di marijuana di oltre 25 centimetri di altezza e un barattolo di vetro con all’interno 6 grammi della medesima sostanza stupefacente già pronta per esser ceduta.
Inoltre, sono state trovate una pistola modificata nella canna, 6 cartucce, due bombe carta di produzione artigianale, 150 grammi di polvere da sparo, bossoli, ogive pronti per esser assemblati e un tornio per la modifica di metalli.
Il ritrovato è stato sequestrato e inviato ai carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi di laboratorio sulla droga e gli esami balistici sulla pistola.
Ultimate le formalità di rito su disposizione dell’autorità giudiziaria l’arrestato è stato condotto nel carcere di Messina Gazzi. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.