MESSINA – Venerdì scorso, Lavinia Marano, 44enne, ha perso la vita poche ore dopo aver messo al mondo suo figlio Francesco. Inizialmente 5 gli indagati per l’accaduto.
Dopo le ultime notizie, il caso della donna messinese ha preso una nuova piega.
La Procura di Messina ha aggiunto alla lista di indagati tutti coloro che hanno operato e avuto in cura Lavinia Marano, facendo arrivare il numero dei sospettati a 13 persone.
L’accusa è di omicidio colposo.
I familiari hanno chiesto sin da subito chiarezza, presentando una denuncia ai carabinieri. Vogliono capire perché Lavinia non abbia partorito naturalmente e le sia stato invece consigliato il cesareo.
E soprattutto vogliono comprendere se durante l’intervento tutto è stato eseguito con la dovuta perizia, visto che tre ore dopo aver messo al mondo il piccolo Francesco mentre lo stava allattando, si è registrata un’emorragia che ha reso necessario un primo intervento per arrestare le perdite di sangue.
Alle 4 del mattino di venerdì la situazione si è ulteriormente aggravata e i medici hanno dovuto asportare l’utero alla donna.
Trasferita in terapia intensiva cardiovascolare, dopo l’intervento Lavinia è morta alle 8,45.