LIPARI – I collegamenti marittimi da e per le Isole Eolie sono stati nuovamente disturbati causando notevoli disagi.
La causa è il sequestro da parte della Guardia di Finanza di cinque navi appartenenti alla compagnia Caronte & Tourist, che gestisce le rotte nell’arcipelago.
Attualmente, solo due navi, la Laurana e la Paolo Veronesi, sono disponibili per garantire i collegamenti. La flotta non riesce a soddisfare la richiesta in modo regolare.
Nonostante le tre partenze previste per oggi dal porto di Milazzo, ci sono difficoltà nella movimentazione dei mezzi commerciali che devono rifornire le attività sulle isole.
Alcuni di essi, già in attesa fin dalla giornata precedente, potrebbero non riuscire a partire, con il rischio di deterioramento della merce.
Nell’arcipelago cresce la protesta per questa situazione che potrebbe avere pesanti ripercussioni. Il Comitato Trasporti, insieme ad altre associazioni locali, si è riunito ieri a Lipari, e nelle prossime ore verranno intraprese altre iniziative per rivendicare il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale.
Anche i quattro sindaci delle isole Eolie stanno facendo pressione sulla Regione e sul Ministero dei Trasporti.
Nel frattempo, c’è grande attesa per la decisione della magistratura riguardo al ricorso urgente presentato ieri da Caronte & Tourist isole minori.
La speranza che le navi sotto sequestro possano tornare a operare sulle rotte verso le isole minori.
La compagnia Caronte&Tourist Isole Minori Spa è coinvolta dall’inchiesta della Guardia di Finanza di Palermo, che ha notificato degli avvisi di garanzia e proceduto al sequestro di alcune navi.
Il motivo di quest’azione è la presenza di carenze strutturali e di sicurezza sulle navi, che le renderebbero inadeguate al trasporto di persone con mobilità ridotta, come anziani e disabili.
Questa operazione fa parte di un’indagine in corso che risale al 2020, quando già tre traghetti della stessa compagnia erano stati sequestrati per lo stesso motivo.
Nonostante gli avvisi ricevuti, queste imbarcazioni non sarebbero state adeguate alle normative riguardanti le attrezzature e le infrastrutture per l’accessibilità ai disabili.
Nell’ambito di questa indagine erano stati indagati Sergio La Cava e Luigi Genchi. Si tratta degli ex amministratori della “Navigazione Generale Italiana Spa”, che nel 2017 era stata incorporata dalla Caronte&Tourist. Sono stati coinvolti anche Edoardo Bonanno, amministratore delegato della Caronte&Tourist, e Vincenzo Franza, presidente della compagnia di navigazione.
Nell’operazione sono state sequestrate tre navi, tra cui una che era già stata oggetto di sequestro nel 2020. Questi traghetti collegano Palermo con Ustica e Milazzo con le Isole Eolie.
Inoltre, sono stati sequestrati anche 29 milioni di euro, che rappresentano le somme ricevute dalla Caronte come agevolazioni dalla Regione Siciliana.
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