Cronaca

Detenuto si scaglia contro poliziotti a Barcellona Pozzo di Gotto e li manda in ospedale

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, due poliziotti sono stati aggrediti da un detenuto durante uno dei controlli di routine in cella. Il detenuto, che si era sottratto alla vista degli agenti, si era nascosto in bagno e poi si era scagliato contro i due poliziotti.

Grazie all’intervento di altri agenti, le conseguenze per i due poliziotti sono state limitate, anche se entrambi sono stati trasferiti in ospedale. La prognosi del primo poliziotto è di 7 giorni, mentre quella del secondo è di 30 giorni.

Aggressione senza motivazione

Il segretario nazionale del sindacato PolGiust, Davide Scaduto, ha confermato l’aggressione e ha sottolineato che sembra sia avvenuta senza una motivazione specifica.

L’aggressore è un internato che si trova nel reparto detentivo destinato a “Casa Lavoro” ed è di nazionalità italiana.

Difficoltà quotidiane

L’episodio evidenzia una volta di più le difficoltà che affrontano quotidianamente gli agenti di polizia penitenziaria e la necessità di migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza all’interno delle carceri italiane.

Gli agenti di polizia penitenziaria sono chiamati a svolgere un lavoro difficile e spesso rischioso, e hanno bisogno di adeguati strumenti e risorse per svolgere il loro lavoro in modo efficace e sicuro.

Ancora un’aggressione, questa volta a Palermo

Due detenuti hanno aggredito tre agenti della Polizia penitenziaria nel carcere Maresciallo Di Bona, ex Ucciardone, a Palermo. Il sindacato CNPP ha denunciato l’accaduto, sottolineando come i detenuti coinvolti in questa aggressione fossero noti per i loro atteggiamenti violenti sia fisici che verbali nei confronti del personale di custodia. In particolare, uno dei due aveva già aggredito un altro agente pochi giorni prima.

Il vice segretario regionale del sindacato CNPP, Maurizio Mezzatesta, ha espresso la propria preoccupazione per la sequenza di aggressioni nei confronti del personale di custodia, sottolineando che la situazione all’Ucciardone è esplosiva e che il personale è stremato.

La sicurezza all’interno delle carceri non può essere garantita solo attraverso una maggiore presenza di agenti di polizia penitenziaria o attraverso l’uso della forza. È necessario affrontare le cause profonde della violenza all’interno delle carceri, promuovendo il rispetto dei diritti umani dei detenuti e creando condizioni di vita e di lavoro dignitose per gli agenti di polizia penitenziaria. Solo attraverso un approccio integrato e sostenibile si potrà garantire la sicurezza all’interno delle carceri e promuovere la giustizia e la pace sociale.

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