MESSINA – Arriva la condanna per i tre scafisti arrestati nell’agosto dello scorso anno nella città dello Stretto a seguito di indagini portate avanti grazie alla collaborazione tra gli agenti di polizia di Palermo e quelli di Messina.
Testimonianze scioccanti di migranti – raccontarono di essere stati frustati e sottoposti a scariche elettriche – vittime dei tre imputati a seguito dello sbarco del 7 luglio a Lampedusa. Oggi la sentenza: i tre sono stati condannati a vent’anni di carcere ciascuno.
La decisione è arrivata dal G.I.P. del Tribunale di Messina nei confronti di Mohammed Condè, detto Suarez, originario della Guinea, 27 anni; Hameda Ahmed, egiziano, 26 anni e Mahmoud Ashuia, egiziano, 24 anni. Associazione a delinquere finalizzata alla tratta di persone, alla violenza sessuale, alla tortura, all’omicidio e al sequestro di persona a scopo di estorsione: questi i reati contestati.
La condanna a 20 anni di reclusione era stata richiesta, nel maggio scorso, dal sostituto della D.D.A. Antonella Fradà.
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