Cozze, sarde e pesce congelato spacciato per fresco: Nas di Catania a lavoro, denunciati commercianti. FOTO

MESSINA – Con l’approssimarsi delle festività pasquali, il comando carabinieri per la tutela della salute sta intensificando i controlli sulla filiera alimentare, soprattutto nei settori considerati più a rischio, come quello del mercato del pesce, prodotto che registra un numero elevato di richieste dei consumatori, che superano le normali fonti di approvvigionamento e che possono portare, talvolta, anche a forme vendita non ufficiali e incontrollate.

E proprio sui prodotti ittici, per la loro reperibilità limitata e la loro facile deperibilità, si sono incentrati i controlli da parte del Nas di Catania, soprattutto nelle zone di produzione della fascia costiera messinese. Durante le verifiche, condotte sia a livello di produzione primaria che di vendita al dettaglio, sono state individuate diverse imprese alimentari che operavano irregolarmente, mettendo a repentaglio la salute dei consumatori.

All’interno di un centro di depurazione e confezionamento di cozze è stata individuata una quantità anomala di prodotto posto abusivamente in acque non idonee, in parte in attesa di essere lavorato e in parte già in fase di depurazione con procedure non conformi. Dalle analisi di laboratorio su alcuni campioni prelevati dai carabinieri del reparto speciale, è emersa la presenza di sostanze non consentite e vicine alla data di scadenza. I prodotti non idonei sono stati immediatamente sequestrati e verranno presto distrutti.

Un altro sequestro è stato operato all’interno di un negozio di pesce fresco, in una località turistica del versante tirrenico dove, insieme con i militari della compagnia carabinieri di Milazzo, i militari hanno trovato del pesce decongelato, che era venduto come fosse pesce fresco.

La vendita di pesce non autorizzato non solo è scorretta e illegale, ma è anche molto pericolosa per i consumatori, ignari del fatto che gli alimenti scongelati devono essere consumati in breve tempo senza essere messi nel congelatore: nel caso in cui i prodotti siano conservati piùa lungo del previsto, si forma in essi un’alta carica batterica, che rischia di provocare indigestioni e intossicazioni ai consumatori.

Il titolare del negozio, inoltre, possedeva e vendeva illegalmente novellame di sarda, la cui vendita e pesca sono assolutamente vietate per tutelare la specie. I titolari delle attività commerciali, responsabili di tali azioni illecite e pericolose per la salute, sono stati denunciati alle autorità giudiziarie e sanitarie competenti.