Corpo di Francesco Solina resta in mare: i sommozzatori non possono immergersi

Corpo di Francesco Solina resta in mare: i sommozzatori non possono immergersi

MESSINA – Resta in mare, il corpo di Francesco Solina, 50enne morto per annegamento dopo che la barca, a bordo della quale viaggiava, insieme con altre tre persone si è inabissata lo scorso 3 gennaio al largo di Lampedusa.

Le operazioni di recupero della salma, infatti, sono state quasi completamente impossibilitate a causa delle condizioni avverse del tempo.

Il peschereccio “Giacomo Maria” rimane nel fondale marino, ma i sommozzatori della Guardia Costiera, giunti a Messina non hanno proprio potuto effettuare le immersioni per il mare mosso e le forti raffiche di vento che soffiano a circa 4 miglia e mezzo dall’isola di Lampedusa.

Come già detto nel naufragio furono coinvolti altri tre pescatori, ovvero il capitano, Daniele Minio, e Mimmo Solina e Nicola Mannino che, per fortuna, grazie ad un telefonino col quale è stata effettuata la chiamata di soccorso, si sono salvati.