MILAZZO – Nel corso dell’ultimo fine settimana, i carabinieri della compagnia di Milazzo hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, con pattugliamenti intensificati, anche nelle ore notturne.
L’operazione mirava a garantire la sicurezza dei cittadini, prevenendo e reprimendo ogni forma di illegalità, oltre a verificare il rispetto delle norme del Codice della Strada, con particolare attenzione alla guida in stato di ebbrezza.
Sono stati controllati 250 veicoli e 340 persone, con la contestazione di diverse violazioni al Codice della Strada. A seguito delle irregolarità riscontrate:
- 100 punti sono stati decurtati dalle patenti di alcuni contravventori;
- 8 veicoli sono stati sequestrati;
- 2 veicoli sono stati sottoposti a fermo amministrativo.
Denunce per guida in stato di ebbrezza e altri reati
I militari dell’Arma hanno denunciato tre persone per reati legati alla circolazione stradale:
- Un 22enne è stato fermato alla guida in stato di ebbrezza alcolica;
- Altri due automobilisti si sono rifiutati di sottoporsi al test per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti.
Inoltre, altre tre persone sono state denunciate per reati vari, tra cui porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e detenzione abusiva di armi.
Controlli sulle attività commerciali
Nel corso dell’operazione, i carabinieri – con il supporto del N.I.L. e dell’A.S.P. di Messina – hanno eseguito verifiche sulle attività commerciali. È stato denunciato il titolare di un ristorante del territorio mamertino per:
- Presenza di 5 lavoratori in nero;
- Violazioni delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro;
- Mancata tracciabilità degli alimenti.
Attività antidroga: 5 segnalazioni
Durante i controlli, cinque persone, di età compresa tra i 16 e i 62 anni, sono state segnalate alla Prefettura di Messina quali assuntori di sostanze stupefacenti.
I soggetti sono stati trovati in possesso di modiche quantità di hashish, marijuana e cocaina, che sono state sequestrate e inviate ai carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio.
Presunzione di innocenza
Si precisa che tutte le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a prova contraria, in quanto le indagini sono ancora in corso e si trovano nella fase preliminare. Il processo si svolgerà nel rispetto del contraddittorio tra le parti davanti a un giudice terzo e imparziale, che potrà anche accertare l’assenza di responsabilità degli indagati.