MESSINA – Confermato l’ergastolo per il boss Domenico Virga, accusato di essere tra i mandanti dell’omicidio di Francesco Costanza, ucciso nel settembre 2001 nella strada tra San Fratello e Acquedolci, nel Messinese.
La sentenza della Corte d’assise d’appello di Messina conferma dunque quanto deciso in primo grado.
Chi è Domenico Virga
Il capomafia palermitano, protagonista del processo, è considerato un elemento di spicco di Cosa nostra nel mandamento di San Mauro Castelverde-Gangi.
Le ragioni dietro l’omicidio di Costanza
Secondo quanto scrivono i colleghi di Gazzetta del Sud, Costanza sarebbe morto per aver chiesto il pizzo ad alcune imprese che lavoravano sui Nebrodi, ma erano già “protette” dalla mafia locale. A incrementare nei suoi rivali la volontà di ucciderlo anche il fatto di aver trattenuto una parte delle somme estorte.
Il bersaglio di Cosa nostra è stato ferito con una pistola e poi ucciso definitivamente con colpi di pietra.
Focus sul processo
Ha avuto le idee chiare il sostituto procuratore generale Maurizio Salamone che aveva chiesto la conferma integrale della condanna di primo grado, opponendosi anche alla richiesta di riapertura dell’istruttoria dibattimentale, chiesta dalla difesa dell’imputato per sentire nuovamente il pentito Nino Giuffrè detto “manuzza”.
Pare che l’omicidio sia stato deciso durante una “riunione” tra i vertici di Cosa nostra, che aveva avuto luogo in un casolare abbandonato di Tusa.
Il condannato ha sempre negato di essere coinvolto nel delitto, ma i giudici hanno mostrato di non credere alla sua versione.