MESSINA – Il Codacons depositerà formale richiesta di costituzione di parte offesa dinanzi la Procura di Messina, per lo scandalo dei gettoni di presenza che vede coinvolti 12 consiglieri comunali.
Secondo L’indagine condotta dal nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale e dalla sezione di polizia giudiziaria presso la Procura, gli indagati avevano messo in atto un servizio di appalti pubblici stipulati irregolarmente, gestione incontrollata di contratti di consulenza ed assunzione di dipendenti, incentivi da migliaia di euro versati a lavoratori amici e compiacenti, conduzione fallimentare, tangenti ed affidamento di servizi a società “amiche” che avrebbero intascato soldi a fronte di servizi praticamente inesistenti.
“Ancora una vicenda che vede al centro soldi pubblici utilizzati illegittimamente dalla classe politica siciliana – afferma il segretario nazionale Francesco Tanasi – Il corrispettivo pagato per i gettoni di presenza, avrebbe potuto essere utilizzato per sostenere le famiglie in difficoltà o migliorare la drastica situazione economica della regione. Per tale motivo abbiamo deciso di costituirci parte offesa nell’inchiesta, a tutela dei cittadini e per chiedere il giusto risarcimento nei confronti dei consiglieri comunali che saranno ritenuti responsabili di illeciti”.
“Duole constatare che la Sicilia detiene il record italiano degli sprechi di soldi pubblici ad opera della classe politica” – conclude Tanasi.
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