Chatta su Facebook e Whatsapp con gli amici, ma era ai domiciliari: arrestato 29enne

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BARCELLONA POZZO DI GOTTO – I carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, hanno eseguito un provvedimento restrittivo in carcere a carico di Pietro Foti, 20enne, in aggravamento alla misura cautelare degli arresti domiciliari cui era in atto sottoposto.

L’accusa mossa a suo carico, con la prima misura eseguita il 5 maggio scorso, da parte della procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto,è quella di lesioni personali, violenza privata e omissione di soccorso.

I fatti risalgono alla notte dell’8 aprile 2018, quando in una stradina isolata di Barcellona Pozzo di Gotto, nei pressi della “ex pescheria”, luogo di ritrovo serale e notturno, l’arrestato, per futili motivi, ha sferrato un violento colpo al volto a un giovane studente spagnolo, in Italia da pochi giorni, tanto da fargli perdere l’equilibrio e battere con violenza il capo su un paletto in ferro, cadendo a terra privo di sensi.

Nella circostanza l’aggressore si era allontatano dal luogo della violenza senza prestare alcun tipo di soccorso. La vittima è stata subito rianimata sul posto dai sanitari dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, ma le sue condizioni erano piuttosto gravi sin da subito. Infatti, il giovane ha riportato un trauma cranico con 30 giorni di prognosi.

La misura restrittiva imposta, vieta di comunicare con qualsiasi mezzo di comunicazione, Facebook e Whatsapp, con persone diverse a quelle del suo nucleo familiare. Nonostante la prescrizione, i militari hanno dimostrato con accurate indagini, che il giovane, oltre ad utilizzare tali mezzi di comunicazione, lo ha fatto con persone diverse da quelle che con lui convivono.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato portato nella casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.