MESSINA – Ennesima svolta nel caso di Ilaria Boemi, la studentessa messinese di 16 anni trovata morta sul lungomare Ringo di Messina a causa di una dose di Mdma, il 10 agosto 2015.
È arrivata infatti la prima sentenza di condanna con rito abbreviato, emanata dal Gup Daniela Urbani, nei confronti di Gaia Auteri, l’amica di 18 anni che quel giorno, secondo quanto sostenuto dall’accusa, le avrebbe dato la dose di droga sintetica, rivelatasi poi letale.
L’imputata era stata già tratta in arresto qualche giorno fa con l’accusa di cessione di droga e morte come conseguenza del primo delitto. La pena da scontare è di sei anni e otto mesi.
Continuano, comunque, le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Messina per far luce il più possibile sulla misteriosa morte della sedicenne.
Nel procedimento, ancora in corso, ci sono altre due persone nel registro degli indagati. Si tratta di Giuseppe Restuccia e Pietro Triscari che, però, hanno scelto il rito ordinario.
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