PATTI – Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Patti hanno arrestato G.O., 19enne ivoriano, in esecuzione dell’ordinanza della sostituzione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Patti (Messina) con quella della custodia cautelare in carcere, emessa nella stessa giornata dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
La decisione dell’autorità giudiziaria si fonda sulle plurime violazioni delle prescrizioni, consistenti nel permanere nella città di Patti, imposte dal divieto di dimora commesse dal giovane ivoriano nel periodo compreso tra il 18 e il 26 agosto. L’ultima verificatasi proprio nella giornata di ieri, quando i carabinieri della Sezione Radiomobile della compagnia di Patti sono nuovamente intervenuti per allontanare il giovane da una struttura ricettiva del luogo, la cui presenza era indesiderata ai proprietari.
Nella circostanza, al fine di sottrarsi al controllo dei militari dell’Arma, G.O. ha reagito, aggredendo con calci e pugni i militari dell’Arma che, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a bloccarlo, arrestandolo, in flagranza di reato, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Al riguardo, nella mattinata odierna si è tenuta l’udienza di convalida con rito direttissimo al termine della quale il giudice ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri, non applicando al giovane alcuna ulteriore misura, poiché già detenuto per altra causa.
Analogo è il motivo per cui l’ivoriano era stato originariamente sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Patti. Infatti, il 17 agosto scorso, il giovane era stato già arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, nel corso di un intervento richiesto sempre dai proprietari della stessa struttura ricettiva. In quella circostanza, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, era stato rimesso in libertà e sottoposto alle suddette prescrizioni, da lui puntualmente violate, come ampiamente documentato nel corso dei numerosi interventi eseguiti dai carabinieri della locale Stazione e della Sezione Radiomobile di Patti.
Anche in questo caso si è rivelata efficace la sinergia tra l’Arma dei carabinieri e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, diretta dal dottor Angelo Vittorio Cavallo. Infatti, su richiesta di tale ultimo ufficio, nel pomeriggio di ieri, il G.I.P. del locale Tribunale ha emesso il provvedimento restrittivo della custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane ivoriano, in sostituzione della misura meno afflittiva del divieto di dimora, rivelatasi inidonea.
Pertanto, nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Patti hanno eseguito il provvedimento restrittivo. Al termine delle formalità, il giovane è stato ristretto nel carcere di Messina Gazzi, a disposizione dell’autorità giudiziaria mandante.
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