Cadavere nel vialetto del Policlinico, non incidente ma omicidio: riaperte le indagini

Cadavere nel vialetto del Policlinico, non incidente ma omicidio: riaperte le indagini

MESSINA – Il 12 aprile 2012 il ritrovamento del cadavere di Ioan Cadare, cittadino rumeno di 47 anni, nel vialetto del Policlino di Messina sconvolse l’intera città e non solo. Ancora oggi il mistero sulla sua morte rimane irrisolto, ma sembrano esserci nuovi sviluppi sul caso.

Nell’udienza preliminare si era ipotizzato che l’uomo potesse essere stato vittima di un incidente, una caduta di 5 metri dovuta alla mancanza di una ringhiera nel vialetto nel quale passeggiava. Ad essere accusati della tragica morte erano stati tre dirigenti del Policlinico, colpevoli, secondo l’accusa, di non aver garantito le condizioni minime di sicurezza di quell’area dell’ospedale e di essere quindi responsabili della morte del 47enne, anche se in maniera indiretta.

La difesa sembra però aver contestato la morte accidentale. Ci sarebbero infatti dei dati che contrasterebbero con l’ipotesi, o almeno potrebbero metterla in discussione: il volto della vittima non avrebbe presentato segni di graffi o lesioni dovute alla caduta e accanto al cadavere sarebbe stato trovato un cellulare rotto e senza sim. Inoltre la fibbia della cintura dell’uomo sarebbe stata già rotta al momento del ritrovamento del cadavere, il che potrebbe far ipotizzare che la morte non sia avvenuta nello stesso luogo della scoperta del cadavere.

Tutti questi elementi avrebbero contribuito a costruire l’ipotesi che si sia trattato di un omicidio piuttosto che di un incidente.

La procura ha riaperto le indagini per permettere di far luce su questo tragico e macabro mistero.

Immagine di repertorio