Beppe Alfano, 29 anni fa veniva ucciso dalla mafia: come lo ricorda Musumeci e il sindaco Orlando

Beppe Alfano, 29 anni fa veniva ucciso dalla mafia: come lo ricorda Musumeci e il sindaco Orlando

MESSINA – Ricorre oggi il 29esimo anniversario di morte di Beppe Alfano, giornalista ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).

Colpito da tre proiettili calibro 22 mentre si trovava alla guida della sua Renault 9 in via Marconi, il noto giornalista siciliano è stato ricordato oggi anche dal presidente della Regione Nello Musumeci, il quale gli ha dedicato le seguenti parole: “Beppe Alfano era un giornalista tenace e scomodo, un uomo coraggioso alla continua ricerca della verità“.

Ecco perché fa male ancora di più constatare – continua il presidente Musumeci – a ormai 29 anni dal suo omicidio, che di quella esecuzione in piena regola conosciamo i bracci armati ma non i mandanti. Il modo migliore per alimentare la memoria di Beppe Alfano è non rassegnarsi, ma rinnovare l’impegno quotidiano nella ricerca della verità e nella convinta lotta contro ogni tipo di malaffare“.

Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando si è espresso in merito all’anniversario di morte del giornalista messinese: “Beppe Alfano è stato il simbolo di un giornalismo coraggioso, condotto senza coperture professionali e mosso da un grande impegno civile a servizio della verità in un territorio segnato da collusioni tra mafia e istituzioni“.

A distanza di 29 anni dal suo omicidio non abbiamo ancora verità e giustizia su un fatto di sangue pieno di zone d’ombra. Anche per questa ragione non dobbiamo dimenticare Alfano, esempio forte di libertà e di impegno per l’affermazione della legalità“.

Foto di repertorio