Bar-ritrovo, dall’intestazione fittizia per favorire la mafia alle fiamme: scatta il sequestro

Bar-ritrovo, dall’intestazione fittizia per favorire la mafia alle fiamme: scatta il sequestro

MESSINA – Sono scattate le procedure di sequestro del bar ritrovo del quartiere Giostra al centro dell’attività investigativa che ha portato all’emissione delle quattro misure cautelari eseguite questa mattina.

I poliziotti della Squadra Mobile di Messina sono impegnati nelle attività di sequestro preventivo, disposto dal giudice per le indagini preliminari, e dei beni aziendali il cui valore è in fase di quantificazione.

Dopo l’arresto, i due destinatari di misura cautelare in carcere – Carmelo Prospero e Angelo Arrigo, già sottoposto ad altra misura cautelare, sono stati trasferiti rispettivamente alla locale casa circondariale il primo e a quella di Trapani il secondo.

Entrambi, assieme ad altri soggetti, sono ritenuti responsabili, in concorso fra di loro, del reato di trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare la mafia locale: al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, infatti, avrebbero attribuito la titolarità fittizia dell’esercizio pubblico interessato dalla vicenda a Michael Cardullo. Il bar era stato recentemente dato alle fiamme: questo strano evento ha fatto scattare le indagini che hanno portato ai risultati odierni.

I dettagli dell’operazione sono disponibili qui.

Immagine di repertorio