Animi “agitati” in Sicilia, perdono la testa e danno calci e pugni agli agenti: scattano le manette

Animi “agitati” in Sicilia, perdono la testa e danno calci e pugni agli agenti: scattano le manette

MESSINA – A Messina, i poliziotti delle Volanti hanno arrestato in flagranza di reato una cittadina ucraina di 40 anni, ritenuta responsabile di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonché a incaricato di pubblico servizio.

I fatti risalgono alla serata di ieri, quando gli agenti sono intervenuti in via Pilli, a seguito di una segnalazione di lite tra conviventi. Sul posto gli agenti hanno individuato la signora che, in evidente stato di ebbrezza, urlava contro il compagno.

Inutili i numerosi tentativi di calmare la donna, che si è rifiutata di fornire le proprie generalità, rivolgendosi inoltre agli agenti con insulti e minacce, scagliandosi contro di loro con calci e pugni e procurando ferite, successivamente giudicate guaribili rispettivamente in 7 e 4 giorni.

Lesioni procurate anche a un infermiere del 118, nel frattempo intervenuto, contro il quale la donna ha inveito colpendolo violentemente, procurandogli ferite con una prognosi di 5 giorni. La donna è stata, quindi, ammanettata e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, trattenuta nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo.

Anche a Patti, i poliziotti del Commissariato hanno arrestato un cittadino ivoriano di 19 anni, ritenuto responsabile dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. In particolare, gli agenti sono intervenuti a Marinello nell’omonimo camping, per sedare una lite tra il diciannovenne e il suo ex datore di lavoro, titolare della struttura turistica, scaturita a seguito del licenziamento del giovane.

Il cittadino extracomunitario, in evidente stato di agitazione, ha impedito agli agenti di procedere alla sua identificazione, inveendo con violenza contro di loro e procurando delle ferite. Anche in questa circostanza l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trattenuto in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

Immagine di repertorio