MESSINA – All’alba di oggi, i carabinieri della Compagnia Messina Centro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Dda della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 persone, sul cui conto il Giudice ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’ordinanza cautelare scaturisce dagli esiti di un’attività investigativa, condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro, da cui sarebbe emersa l’operatività di un sodalizio criminale, dedito allo smercio di sostanza stupefacente del tipo marijuana a Messina e, principalmente, nel villaggio di Faro Superiore. In questa zona del capoluogo, recentemente meno interessata da attività investigative strutturate delle Forze di Polizia, gli indagati agivano con disinvoltura, destando allarme tra i residenti.
Anche grazie alle segnalazioni da parte di alcuni cittadini, pervenute ai carabinieri della Stazione di Faro Superiore, è stata quindi avviata l’indagine, condotta con servizi di osservazione, attività tecniche, interventi e controlli, svolti dai militari del Nucleo Operativo e delle Stazioni della Compagnia di Messina Centro.
Sulla base degli elementi emersi, gli indagati avrebbero posto in essere un’attività di spaccio, in modo sistematico, organizzata con una base logistica, addetti allo smercio della droga e vere e proprie vedette. Gli appartenenti al gruppo si sarebbero avvalsi anche di due minorenni, figli di due sodali, per l’occultamento della droga.
Durante lo svolgimento dell’attività investigativa che ha portato all’esecuzione del provvedimento cautelare, i militari dell’Arma avevano già proceduto all’arresto in flagranza di reato di nove persone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, nel cui contesto sono stati sottoposti a sequestro circa 500 grammi di sostanza stupefacente, tra marijuana e cocaina.
All’esito dell’esecuzione della misura cautelare, condotta anche con il supporto di unità cinofile per la ricerca di droga, come disposto dall’Autorità giudiziaria, due destinatari della custodia cautelare in carcere sono stati condotti nel carcere di Messina Gazzi, quattro agli arresti domiciliari nelle proprie abitazioni e uno è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.