Abbandona il complice e si dà alla fuga durante un furto

MESSINA – I carabinieri di Messina hanno arrestato un incensurato perché sorpreso a rubare del rame dentro il cortile di una casa disabitata dove era entrato di nascosto, insieme a un complice, fuggito all’arrivo dei militari. I due ladri, per compiere il colpo, avevano utilizzato uno scooter che era stato rubato poco prima ad un pensionato della zona.

Si tratta di S. C., 29enne di Messina, che è finito agli arresti ed è stato portato, in mattinata, all’udienza per direttissima tenuta al tribunale di Messina per rispondere dei due episodi che lo hanno visto accusato del furto dello scooter e del seguente furto nella casa.

Una volante, mentre transitava in via Longo, ha notato, a distanza, due persone che, dopo aver parcheggiato un scooter, con mossa fulminea, hanno scavalcato il muro di recinzione che circonda una vecchia villa disabitata costeggiata da un ampio giardino.

Alla vista dei carabinieri, uno dei due ladri, dopo aver lasciato cadere i cavi elettrici già rubati dalla casa, un casco ed un grosso martello, si è dato alla fuga abbandonando senza avvisare il complice della presenza dei carabinieri.

Successivamente anche l’altro complice ha tentato a sua volta la fuga, ma oramai era troppo tardi e gli uomini dell’Arma lo hanno bloccato.

Successivamente, controllato il mezzo utilizzato dai due ladri, constati i segni di forzatura nel blocco d’accensione che era forzato e con uno “spadino” conficcato al posto della chiave, hanno scoperto che lo scooter era stato rubato poco prima a un pensionato, ignaro del maltolto e convinto fosse ancora sotto il portone di casa.



Dopo aver arrestato il 29enne, lo hanno sottoposto a perquisizione personale, dove hanno ritrovato: lo spadino usato per forzare il bussolotto,  il casco, una mazza da lavoro e una matassa di circa venti metri di cavi di rame del peso di circa 10 chilogrammi provento del tentato furto che erano stati abbandonati in terra dal complice in fuga.

I carabinieri “Cacciatori di Sicilia” e i carabinieri di San Fratello, invece, hanno arrestato una coppia di giovani fratelli, di 31 e 21 anni, per detenzione di arma clandestina, parti di arma e munizioni.

Le serrate perquisizioni hanno interessato l’area di San Fratello e nelle proprietà dei fratelli Benedetto e Giuseppe Lupica, i carabinieri hanno rinvenuto, abilmente occultato nel sottotetto di un casolare, un fucile clandestino calibro 12 “a canne mozze” , con matricola abrasa, modificato artigianalmente per aumentarne l’offensività.

Le attività di perquisizione sono state estese ai i terreni e hanno permesso di trovare 58 cartucce calibro 12. Alcune munizioni sono state trovate scavando vicino le recinzioni del terreno, altre tra gli attrezzi accatastati in un garage ed altre ancora nascoste all’interno di intercapedini ricavate nel sottotetto. Cercando accuratamente in tutti i possibili nascondigli, è stato rinvenuto anche un manicotto di fucile, probabilmente facente parte di un’altra arma.

Il fucile ed il munizionamento sono stati posti in sequestro e saranno inviati al reparto carabinieri investigazioni scientifiche di Messina per essere sottoposti ad accertamenti tecnici.