Paura per le varianti in Sicilia, i sindaci decidono di chiudere le scuole: ecco cosa sta accadendo

MESSINA – Cresce in Sicilia la paura per la diffusione del Covid, dettata in particolar modo dalla presenza delle varianti che stanno prendendo piede nel territorio. A tal proposito, da Messina arriva la decisione di chiudere le scuole.

Il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, ha comunicato ieri nella propria pagina Facebook la decisione di chiudere e sanificare le scuole dall’1 al 4 marzo: “Dai risultati dei tamponi rapidi e molecolari effettuati negli ultimi giorni è emerso un numero significativo di casi di soggetti positivi al Covid tra la popolazione scolastica della città, sia tra gli alunni che il personale. Pertanto diverse classi di tre istituti scolastici sono già state poste in quarantena dal Dipartimento di Prevenzione Medicina Scolastica dell’Asp di Ragusa, su segnalazione dei Dirigenti Scolastici”.

Il post prosegue: “Alla luce dell’attuale situazione, il sindaco di Scicli Enzo Giannone, sentiti i Dirigenti Scolastici, ha disposto che è necessario procedere a una sanificazione straordinaria di tutte le scuole della città, di ogni ordine e grado. In questi giorni tutte le scuole rimarranno chiuse all’utenza esterna e gli alunni effettueranno didattica a distanza. Le segreterie rimarranno in funzione, anche per adempiere alle procedure necessarie per sottoporre a controlli tutti i soggetti già in quarantena“.

Giannone infine aggiunge: “Il Sindaco rinnova con fermezza l’indicazione a tutti i cittadini a rispettare le regole fondamentali per impedire la ripresa dei contagi. Si eviti in particolare ogni forma di assembramento e si indossi sempre la mascherina, altrimenti saranno vanificati tutti gli sforzi fatto per eliminare tutti i possibili rischi di un ritorno massiccio dei contagi”.

Ma non finisce qua. Situazione analoga anche CastellUmberto, sempre appartenente alla provincia di Messina, dove il sindaco Vincenzo Lionetto Civa ha ordinato un intervento straordinario di sanificazione dei locali di proprietà comunale, degli edifici pubblici, delle strutture comunali di servizio, compresi gli edifici scolastici, e dei mezzi adibiti al trasporto degli alunni all’interno del comune e all’esterno, entro il 3 marzo. Il tutto sarebbe stato determinato dalla presenza di due positivi nel comune, che rappresenterebbero due casi sospetti di variante.

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