MESSINA – “La crescita del contagio nella città di Messina preoccupa e, per questo motivo, da oggi è in vigore l’ordinanza del presidente Musumeci che aumenta le restrizioni e pone ai massimi livelli l’attenzione per arginare la diffusione della pandemia tra i cittadini messinesi“, inizia così l’assessore alla Salute Sicilia Ruggero Razza in merito alla nuova ordinanza di Musumeci che colloca Messina in zona rossa.
Il sindaco De Luca, però, ritiene che le misure vigenti all’interno dell’ordinanza firmata dal governatore siciliano siano poco “severe” e, dunque, ha deciso di vietare – dal prossimo 15 gennaio – anche le attività essenziali, come la vendita di generi alimentari.
I messinesi, in pratica, non potrebbero più andare a fare neanche la spesa; o meglio, i metodi sarebbero diversi da lunghe file nei supermercati e assembramenti in market o esercizi commerciali.
In merito a ciò ha così continuato l’assessore Razza: “Non si può, invece, condividere il successivo provvedimento del sindaco peloritano che, a prescindere da ogni valutazione di natura giuridica, vieterebbe dal 15 gennaio le attività essenziali, a cominciare dalla vendita di generi alimentari. Si tratta, chiaramente, di limitazioni incompatibili con le primarie ed irrinunciabili esigenze di ordine sociale. Confidiamo pertanto in un provvedimento di rettifica“.
Arriverà la rettifica del primo cittadino peloritano?
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