Messina, consegnata cittadinanza onoraria al pm Di Matteo

Messina, consegnata cittadinanza onoraria al pm Di Matteo

MESSINA – “Sono emozionato e veramente felice, oltre che orgoglioso, di ricevere oggi la cittadinanza onoraria di Messina. Mi rivolgo ai ragazzi: le cose in Sicilia stanno cambiando. Avreste mai pensato venti o trenta anni fa, che sarebbe stato possibile organizzare in Sicilia un evento del genere? Oggi in tutta questa gente è sintomatica l’esigenza di giustizia e di trasparenza, che non riguarda solo me, ma tutti i servitori dello Stato”.

È apparso emozionato e orgoglioso il pm palermitano Nino Di Matteo quando, questa mattina nel corso di una cerimonia svoltasi nel quartiere fieristico di Messina, il sindaco, Renato Accorinti, la presidente del consiglio comunale, Emilia Barrile, insieme alla giunta municipale, ai consiglieri comunali, e al segretario generale/direttore generale, Antonio Le Donne, gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

Per noi messinesi – ha affermato il primo cittadino – consegnare oggi la cittadinanza onoraria al magistrato Nino Di Matteo è motivo di grande onore ed orgoglio, perché Nino è il simbolo della nostra lotta alla mafia. Questa giornata deve essere l’inizio di un percorso diverso se ognuno di noi fa la sua parte, prendendo spunto ed esempio dalla vita professionale di Di Matteo. Invito tutti noi, che fondiamo le nostre azioni sulla legalità e sulla trasparenza, a non fare mai un passo indietro ma cento in avanti“.

Accorinti, nel corso del suo intervento, ha anche voluto ribadire che, è si fondamentale la presenza delle istituzioni nella lotta alla mafia, soprattutto nell’aiutare chi decide di denunciare estorsioni o atti criminali legati al più grande cancro della Sicilia, ma è anche di necessaria importanza la partecipazione dei cittadini, evitando silenzi di complicità ed omissioni.

Come fondamentale è il ruolo che gioca la scuola, prima fra tutti a dover impartire nei giovani che costituiranno la società civile del futuro, il senso di legalità e la repulsione verso la mafia: “La presenza di centinaia di giovani rafforza il mio pensiero. La partecipazione degli studenti è il segno tangibile di una comunità che vuole risorgere a partire dalle nuove generazioni per l’affermazione della legalità e della trasparenza, rappresentando un segnale di svolta per coloro che sono i cittadini di oggi e di domani”.

Presenti all’evento, tra le tante organizzazioni e rappresentanze, il procuratore capo del Tribunale di Messina, Guido Lo Forte, il procuratore aggiunto del Tribunale di Messina, Sebastiano Ardita e il presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone.

All’intervento del primo cittadino messinese, è poi seguito quello di Emilia Barrile, presidente del consiglio comunale che, ancora una volta, ha ribadito quanto sia importante il ruolo dei giovani di oggi per la società del domani.

Il contrasto alle derive mafiose, che lastricano di drammi collettivi la storia della nostra terra, passa, senz’ombra di dubbio, dall’educazione delle nuove generazioni e dalla responsabilità di tutte le agenzie educative di formare cittadini consapevoli sviluppando il senso civico dei giovani e facendo loro comprendere come solo il rispetto delle regole permette di esercitare la libertà individuale e che soltanto il rispetto della res pubblica e dell’interesse generale potranno garantirci un’elevata qualità della vita”.