Messina, salvaguardia dell’ordine: avvisi orali, fogli di via con divieto di ritorno e un Daspo sportivo

Messina, salvaguardia dell’ordine: avvisi orali, fogli di via con divieto di ritorno e un Daspo sportivo

MESSINA – Nell’ambito delle misure poste a salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica, il questore di Messina Annino Gargano, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, ha emesso 10 avvisi orali, un DASPO e 4 fogli di via obbligatori durante i controlli a Messina.

Controlli a Messina: i dettagli sugli avvisi orali emessi

In particolare, l’esito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura, ha disposto 7 avvisi orali ad altrettanti soggetti, già noti alle Forze dell’Ordine perché gravati da numerosi precedenti e destinatari lo scorso mese di novembre dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Messina nell’ambito di un’operazione svolta nei confronti di 23 indagati.

L’attività investigativa, svolta dalla Squadra Mobile, aveva consentito di individuare gli appartenenti ad una associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed operante nel quartiere cittadino di Santa Lucia sopra Contesse.

Il commissariato di Pubblica Sicurezza di S. Agata di Militello ha proposto, e dunque, fatto emettere ulteriori 2 avvisi orali, nei confronti di altrettanti soggetti, per pericolosità sociale. Tale valutazione è scaturita non soltanto da numerosi precedenti penali e di polizia, anche specifici, dai quali i due erano gravati, ma anche perché in ultimo resisi autori di numerosi furti di rame commessi introducendosi nottetempo all’interno di svariati cimiteri delle province di Messina e Palermo. L’autorità giudiziaria competente ha disposto la misura cautelare per i due soggetti.

Inoltre, il questore ha adottato, su proposta della compagnia carabinieri “Messina Sud“, un avviso orale nei confronti di un soggetto con precedenti penali e di polizia. L’esito dell’attività istruttoria ha consentito di valutare anche in questo caso la pericolosità sociale, attese le condotte illecite idonee a destare allarme sociale nonché il fatto che lo stesso vive anche dei proventi di tali condotte.

Disposto un Daspo

Il questore ha emesso un Daspo nei confronti di un soggetto resosi autore di plurime violazioni di analogo provvedimento già a suo carico e in corso di esecuzione, che disponeva per 2 anni il divieto di accesso alle manifestazioni sportive relative ai club di basket professionisti e dilettanti.

In particolare, l’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine ha consentito di accertare che lo stesso si fosse recato ad assistere a due incontri di basket del campionato “Under 13” maschile e di minibasket, in entrambi i casi effettuando anche una invasione di campo.

Tali condotte antisportive – considerata anche la minore età degli atleti – sono state valutate come sintomatiche del mancato ravvedimento del soggetto, nonché particolarmente gravi, in quanto idonee ad innescare potenziali disordini in campo e sugli spalti, così potendo causare turbative dell’ordine e sicurezza pubblica. All’esito della valutazione di concreta pericolosità sociale del soggetto, il Questore di Messina ha applicato a carico del soggetto un nuovo Daspo della durata di 5 anni.

Provvedimenti emessi anche per dei soggetti pregiudicati durante i controlli a Messina

Infine, il Questore ha adottato 4 fogli di via obbligatori nei confronti di altrettanti soggetti pregiudicati, le cui condotte illecite hanno destato allarme sociale, nel capoluogo e in provincia.

Su loro proposta, le Volanti hanno fatto emettere due provvedimenti, nei confronti di soggetti catanesi, gravati da precedenti e già destinatari di precedenti analoghi provvedimenti, il provvedimento prevede il divieto di ritornare nel capoluogo peloritano per un anno.

La proposta del commissariato di Pubblica Sicurezza di Patti, ha sancito un ulteriore foglio di via, nei confronti di un soggetto tunisino al quale è stato fatto divieto di ritorno nel comune di Gioiosa Marea per un anno; un ultimo foglio di via è stato infine adottato, su proposta del commissariato di Pubblica Sicurezza di Sant’Agata di Militello, nei confronti di un soggetto catanese, già destinatario di analoghi provvedimenti, al quale è stato fatto divieto di ritorno nel comune di S. Agata di Militello per un periodo di 3 anni.