Menzione speciale per la IV O EN dell’IPSSEOA “Karol Wojtyla” di Catania al concorso nazionale “Pablo ’23” – FOTO

Menzione speciale per la IV O EN dell’IPSSEOA “Karol Wojtyla” di Catania al concorso nazionale “Pablo ’23” – FOTO

CATANIA – La Commissione di esperti istituita dalla Bimed (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) di Salerno, in collaborazione con A.Bi.Li.Art (Associazione Amici della Biennale dei Licei Artistici), nell’ambito del concorso nazionale rivolto alle scuole secondarie di II grado italiane dal titolo “Pablo ’23“, ha attribuito una menzione speciale all’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania per la produzione e realizzazione di un video intitolato “Passione di… vita!” (“Ma non è solo per il video!”, ripetono gli interessati). Questa la motivazione: “PASSIONE DI VITA – La produzione risponde alle finalità del concorso PABLO ’23. Il lavoro è ben strutturato, ricco di collegamenti ed approfondimenti”.

In occasione dei cinquant’anni della morte di Pablo Ruiz y Picasso, noto come Pablo Picasso, la Bimed ha promosso un Concorso di idee e produzioni artistiche e multimediali, finalizzato a valorizzare le specificità delle Scuole Secondarie di II grado.

Il concorso

Il concorso PABLO ‘23, ha lo scopo di valorizzare il nostro sistema educativo e i diversi linguaggi artistici che lo connotano, attraverso un filo conduttore comune: un artista innovativo e poliedrico che ha inciso profondamente nel movimento culturale del ‘900”. Questo recitava il bando.

Lo scopo del Concorso è stato, quindi, l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di opere/produzioni ispirate al lavoro di Pablo Picasso. Per gli ISTITUTI PROFESSIONALI – Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera il tema è stato: Un menù per Pablo.

Le studentesse e gli studenti, singolarmente o in gruppo, hanno dovuto creare un menù, che faccesse emergere come l’amore per il cibo abbia influenzato l’arte di Picasso. L’attività complessiva è stata ripresa in un filmato. La IV O EN, guidata dal prof. Giuseppe Floresta ha deciso di mettersi in gioco in gruppo. È stata l’occasione per conoscere un grande artista, per attivarsi nelle ricerche.

Le parole del Prof. Floresta

Abbiamo accettato volentieri questa sfida un po’ atipica per l’istituto alberghiero, ben felici di metterci in gioco non solo ai fornelli. Mi ha riempito di soddisfazione vedere l’entusiasmo dei ragazzi nel percorso di studio, di approfondimento che poi ha portato alla realizzazione di un menu fatto di portate che si sono ispirate alla vita di Picasso, alle sue passioni, gastronomiche e non” dichiara il professore Floresta  “ci ha supportato nell’iniziale scoperta dell’artista e del mondo dei colori la dott.ssa Cristiana Cardillo, maestra d’arte, pittrice e restauratrice, maestra di yoga a colori, che si è amichevolmente prestata ad incontrare i ragazzi, chiacchierare con loro per far conoscere meglio il mondo dei colori (un assaggio di un progetto futuro). Per la realizzazione del video indispensabile è stata la presenza del regista prof. Carlo Lo Giudice, impegnato con un altro progetto nella nostra scuola , che con pazienza e dedizione ha seguito tutte le fasi di questa nostra scommessa”.

Ha dichiarato il prof. Floresta, palesemente soddisfatto del risultato conseguito dalla sua brigata. Tutte le opere e produzioni delle scuole saranno valorizzate in specifiche iniziative culturali ed educative che la BIMED promuoverà nel corso dell’a.s.2023/2024. “Il video ha ripreso i momenti salienti del percorso di conoscenza e approfondimento dell’opera di Picasso in relazione al cibo, alla cucina, al valore dato dall’artista ai vari alimenti o piatti. (Tenendo conto che nei corsi di enogastronomia non si studia storia dell’arte). È seguita la fase di costruzione di un menù realizzato tenendo conto delle preferenze dell’artista e non solo. Si è cercato di dimostrare come anche in cucina tutto è sperimentazione, accostamento di colori e sapori e come ogni piatto, pur seguendo delle linee guida, porta la firma di chi lo ha realizzato. Si è cercato di “creare” una serie di piatti che trasmettano emozioni, sensazioni già all’impatto visivo per poi essere degustati o “divorati” così come Picasso diceva nei confronti della vita”, racconta la professoressa Graziella Guerrera, referente per i beni culturali della scuola, che ha affiancato il prof. Floresta in ogni fase del progetto.

Il pittore, che figura tra i massimi esponenti del cubismo dedicò non solo quadri, ma anche particolari piatti ai suoi alimenti più amati, è stato bello studiarlo, scoprirlo e cercare di realizzare dei piatti che sono sicura avrebbe apprezzato”, ci dice Aurora. “Questo concorso è stato l’input per dire voglio saperne di più, come lui, come il nostro prof. che da chef si è tramutato in un prof. che ci parla d’arte, di psicologia… di magia dei colori…”.

Il suo cibo preferito erano le tapas, tra l’altro il piatto più economico locale. Qui spesso pagava il conto con qualche suo schizzo; è sua la realizzazione dell’illustrazione del menu che ancora oggi troviamo in un ristorante, divenuto celebre anche perché qui Picasso organizzò la sua prima mostra, che gli procurò sia successo che critiche, è stato emozionante preparare le tapas, pensando Chissà se gli sarebbero piaciute”. Interviene Chiara.

Il cibo e la cucina sono temi spesso ricorrenti nell’arte picassiana. Una vera ossessione per l’artista era quella di ritrovarsi povero; la sua agiatezza non trovava ostentazione, la cucina di Picasso è semplice e ricca di vegetali; durante l’occupazione nazista, il cibo scarseggiava ,aveva sofferto la fame e il cibo era proprio quello che Picasso amava riportare nella sua arte, e noi li abbiamo inseriti nel nostro menu i vegetali, in forme geometriche. È stato divertente conoscere questo grande artista e metterci in gioco con qualcosa di diverso”. Aggiunge Jennifer.

Gli huevos rotos con chorizo sono ancora oggi fra i piatti più semplici e amati della cucina spagnola, frutto dell’eredità contadina di questa terra, cui Pablo Picasso era molto legato. Inoltre, nelle sue rappresentazioni, l’uovo di Picasso è cubista, secondo Picasso, infatti, quando si ricerca la forma giusta per un ritratto si finisce sempre e inevitabilmente per dar vita a un uovo” – racconta orgogliosa Roxy – “e noi abbiamo realizzato un uovo ricostruito, rifacendoci al dipinto delle uova al tegame con una salsiccia appoggiate su un piatto in argilla”.

I ragazzi sono euforici dell’esperienza e si vede che vogliono raccontare non solo quanto realizzato in cucina, ma anche quello che hanno appreso sul grande artista.  “Anche il pesce è tra i protagonisti più ricorrenti, tanto nelle nature morte di Picasso quanto in tutt’altre tele, come la sua ‘Donna seduta con cappello a forma di pesce’, che è quello che mi ha colpito di più, abbiamo usato il pesce azzurro nel nostro menu, per sottolineare quasi un legame tra la cucina preferita di Picasso e la nostra cucina siciliana, che gli sarebbe piaciuta, di sicuro“. Conclude Gabriele. “Anzi è il piatto che ha realizzato Anthony, ne possiamo approfittare? Lo scrive? Rimettiti presto! Ti aspettiamo (ha avuto un brutto incidente, e lo avete già saputo, grazie)”.

Le parole della Dirigente Di Piazza

Ed infine il parere della Dirigente dott.ssa Daniela Di Piazza. “Sono felice, orgogliosa per questo riconoscimento, che premia la professionalità di docenti e studenti, ma soprattutto perché mette in evidenza lo spessore culturale che certi progetti fanno emergere e mettono in luce, sfatando i triti pregiudizi sulle scuole professionali. E io sono orgogliosa di tutti loro”.

Alcuni scatti dell’evento