Mattarella conferisce 36 onorificenze al merito. Tre siciliani, la metà sono donne: ecco chi sono

Mattarella conferisce 36 onorificenze al merito. Tre siciliani, la metà sono donne: ecco chi sono

PALERMO – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, 36 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute. Più della metà, 21 su 36, sono donne e la più giovane ha 18 anni. Tre onorificenze riguardano cittadini siciliani. Ecco chi sono:

  • Rachid Berradi, 45 anni (Palermo), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua appassionata promozione di una cultura della legalità e per il contributo al contrasto all’emarginazione sociale“.

Nato a Meknes, in Marocco, ma palermitano di adozione (da quando aveva 10 anni). Cittadino italiano, già in forza al Gruppo sportivo del Corpo Forestale dello Stato, è attualmente Appuntato Scelto dell’Arma dei Carabinieri in servizio nel Comando Provinciale di Palermo. È stato un protagonista dell’atletica leggera italiana: mezzofondista, campione europeo nei 10mila metri e finalista alle Olimpiadi di Sydney. Ha iniziato ad avvicinarsi allo sport in prima media, quando chiese al suo insegnante di fare la selezione per i campionati studenteschi. Da quella volta non ha mai smesso. È stato Presidente della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) di Palermo. Ha fatto della sua passione e professione uno strumento di inclusione sociale a favore dei ragazzi e delle famiglie residenti in aree disagiate e a forte rischio emarginazione sociale, dove lo sport assume il significato diriscatto e legalità”, come lui stesso afferma. Con queste finalità, nel 2009 ha deciso di aprire una sua società sportiva, Atletica Berradi 091. È anche Coordinatore Sport dell’associazione Libera-Sicilia. Con il suo impegno testimonia il valore della pratica sportiva come prevenzione ed educazione alla legalità. Tra i suoi progetti più significativi l’Atletico Zen, squadra di calcio, da lui stesso allenata, composta da ragazzi provenienti dal quartiere omonimo, con cui ha partecipato nel 2019 al Primo Memorial Calcio a 5 Paolo Borsellino, organizzato negli impianti sportivi nei pressi del luogo della strage. Obiettivo dell’impegno di Rachid è anche quello di creare una rete di legalità sul territorio. A tal fine ha, per esempio, organizzato stage di atletica coinvolgendo le forze dell’ordine che hanno partecipato in borghese come allenatori per poi rivelare la loro professione ai ragazzi solo alla fine, quando si era già instaurato un rapporto di fiducia. Racconta: “la prima reazione dei bambini è stata di smarrimento e rifiuto ma poi l’affiatamento che si era creato ha preso il sopravvento e tutto è andato bene“. Coinvolge nei vari progetti sportivi solidali, campioni olimpici, allenatori e calciatori professionisti.

  • Nicoletta Cosentino, 49 anni (Palermo), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo esempio di reazione e per il contributo offerto nella promozione di una cultura di contrasto alla violenza sulle donne e di recupero delle vittime di abusi”.

Vittima di violenza domestica, dopo un percorso di recupero intrapreso nel centro antiviolenza Le Donne Onlus di Palermo, e con il sostegno del Centro Astalli e dell’Associazione Pellegrino della Terra, riesce a superare una storia personale di abusi e a ricostruire la propria vita. Frequenta uno stage formativo in un laboratorio di produzione alimentare, che la porterà a ricostruire e riscoprire sé stessa e anche la sua passione per la cucina. Da qui l’idea di avviare un’attività imprenditoriale: grazie anche al supporto della rete Di. Re. (Donne in rete contro la violenza) ottiene la copertura per un finanziamento da Banca Etica e crea “Le Cuoche Combattenti”, un laboratorio artigianale di conserve e prodotti da forno. Attraverso questa iniziativa mette a disposizione delle altre donne il suo difficile trascorso, ma soprattutto la sua esperienza di riscatto e lancia un messaggio di incoraggiamento e di speranza per quante ancora non hanno il coraggio di fuggire da una vita violenta. Nel suo laboratorio coinvolge otto donne sottratte alla violenza, non solo fisica, ma anche psicologica e familiare; offre loro stage formativi e lavoro come presupposto per riacquistare libertà, dignità e indipendenza economica e riprendere così il controllo delle proprie vite. Il suo motto è “mai più paura, mai più in silenzio, non siamo vittime, ma combattenti“.

  • Valentina Bonanno, 30 anni (Palermo), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana“Per il suo contributo, in ambito internazionale, alla diffusione di pratiche sicure di supporto alla gravidanza“.

Ha visitato il Kenya la prima volta da bambina e da allora, con i genitori, ha vissuto tra Italia e Kenya. In questo Paese, insieme alla madre, ha fondato l’associazione Maharagwe Fauzia Onlus che presiede. Obiettivo della associazione è quello di sviluppare una rete sicura di supporto alla gravidanza, parto e puerperio attraverso la formazione di ostetriche e personale qualificato. In un contesto caratterizzato da elevata mortalità durante il parto, diventa infatti essenziale, secondo Valentina, garantire a ogni mamma la possibilità di partorire seguendo le proprie tradizioni e culture ma in assoluta sicurezza. Inoltre, qualora la madre sia affetta da malattie trasmissibili come l’HIV, per limitare la possibilità di trasmissione della malattia al neonato, l’associazione si impegna per garantire un parto cesareo e nutrimento alternativo rispetto all’allattamento al seno. A oggi l’associazione si avvale di una squadra di ostetriche tradizionali, sparse sul territorio, a cui offre strumenti e formazione, contatti e appoggio. È anche impegnata in attività di assistenza nella clinica di Mambrui. Il progetto di dare vita all’associazione è nato dopo la morte nel 2008, per setticemia conseguente al parto, di Fauzia, giovane ragazza keniota, a cui Valentina era molto legata.

Immagine di repertorio