“Lo smembratore di Cadaveri” dalla penna del Prof. Giorgio De Luca

“Lo smembratore di Cadaveri” dalla penna del Prof. Giorgio De Luca

CATANIA – Cosa si può dire del Prof. Giorgio De Luca, docente di lettere in forza all’’I.C. Fontanarossa di Catania ormai giunto alla sua seconda pubblicazione letteraria? Un talento di narratore che, dopo il romanzo edito nel 2018, “La Vera Storia di Dubliner Lark”, torna alla ribalta con una raccolta di racconti dal titolo “Lo Smembratore di Cadaveri”.

Lo “Smembratore di Cadaveri” è il primo dei racconti associati nell’opera, nonché il più corposo e significativo. È anche una sorta di fil rouge della raccolta. Qualcuno è rimasto interdetto dal titolo, d’apparenza macabra ma senza ragione, poiché di macabro non c’è nulla se non l’accezione culturalizzata occidentale che, eventualmente, se ne voglia dare. Una vicenda che si svolge in Tibet, dove il protagonista – in lingua locale “Rogyapa” – è una figura liturgica Böhn (la religione tradizionale tibetana) il cui compito è favorire lo “Jathor”, il Funerale dei Cieli secondo il Bardo Thodol o Libro dei Morti tibetano, secondo il quale le carni decedute ma non ancora abbandonate dall’anima vengono date in pasto ai rapaci dell’Himalaya e, grazie al loro volo verso il cielo, sono così innalzate a favorire il viatico verso la reincarnazione, accompagnate sul sacro suolo tibetano da 41 giorni di liturgie officiate dai sacerdoti. Tutto descritto in una meravigliosa cornice cromatica e non, come potrebbe sembrare dal titolo, in qualcosa di macabro.

Da parte del Prof. De Luca si tratta di una visione davvero illuminante e rivelatrice che vuole offrire ai suoi lettori. Riguardo alla scelta della raccolta di racconti, essa si deve all’idea anti-aristotelica (unità di luogo, di tempo e d’azione) che un percorso narrativo possa illustrare con pari efficacia i suoi tratti basilari attraverso azioni (cioè vicende), tempi e luoghi molteplici, che diversifichino i modi per confermare la sostanza.

Ciò che sta a cuore allo scrittore è il messaggio complessivo, uno dei motivi per cui i personaggi si diluiscono in più racconti, sebbene in ognuno abbiano il loro splendore da protagonista.

Qual è il messaggio de “Lo Smembratore”? Risponde il Prof. De Luca: “È che Tutto e Nulla si mescolano nell’Impermanenza, in quel gioco a rimpiattino tra immanenza e trascendenza di cui siamo impastati e che cancella ogni certezza relativa per lasciar spazio al Mistero dell’Assoluto nel quale cessiamo d’essere frustrati controllori di minuzie e diveniamo responsabili Custodi dell’esistenza. Ma, naturalmente, così è se vi pare”.