La mente “parla” e il corpo “risponde”: i dolori fisici legati alle emozioni, qual è la cura?

La mente “parla” e il corpo “risponde”: i dolori fisici legati alle emozioni, qual è la cura?

Mens sana in corpore sano“. Questa è l’aspirazione massima per l’uomo secondo Giovenale, autore della locuzione latina entrata in uso quotidianamente.

Si esprime così, in poche battute, la necessità quasi impellente di “allenare” sia il corpo che la mente: la sanità dell’anima si ricollega inevitabilmente a quella del fisico in un legame indissolubile da non trascurare.

Emozioni? Meglio di no

Molto spesso quando ci sentiamo affaticati, stanchi e doloranti, attribuiamo ciò a sforzi eccessivi, stress, patologie di qualsiasi tipo, non considerando per nulla le nostre emozioni.

Eppure, quando stiamo male, il nostro corpo ci “parla”. Anzi, in verità “risponde” a stimoli interni. Tutto ciò che ci infastidisce e ci crea dolore fisico, infatti, deriva da qualcosa dentro di noi che vuole “esplodere” e farsi strada all’esterno.

Frequentemente siamo soliti reprimere emozioni, sensazioni, perché “è giusto così“, “non si può“, “non è corretto” e il corpo – oltre che la mente – ne soffre. E si fa sentire.

Il malessere fisico e psicologico

Il malessere è ricollegato anche alla voglia di cambiare e di eliminare ciò che ci sta stretto, come un involucro che ci “racchiude” e ci protegge (all’apparenza) ma – inevitabilmente – ci incatena.

Quando il corpo riceve questi “avvisi” interni, poi, li trasforma in dolore. Bisogna, quindi, capirne la provenienza e tentare di andare più a fondo.

L’uomo, invece, istintivamente associa la sofferenza fisica a una causa legata al corpo, dimenticando che anche – e soprattutto – la mente può dare segnali attraverso il nostro fisico, che diventa l’unica via percorribile.

dolore fisico e psicologico

Somatizzazione del dolore

Tale fenomeno, in psicologia, è conosciuto come “somatizzazione del dolore” ed evidenzia la forte correlazione tra corpo e emozioni, intendendo tutto quell’insieme di disturbi fisici la cui causa è, invece, di natura psicologica.

La persona che ne soffre mostra spesso una difficoltà o incapacità ad accedere al proprio mondo emotivo e a riconoscere emozioni come rabbia, frustrazione, senso di colpa, considerate spesso inaccettabili, e quindi da allontanare dalla mente anche a costo di riversarle sul proprio corpo“, spiega la psicologa Ines Catania intervenuta in esclusiva ai microfoni di NewSicilia.

Non riuscendo a esternarle in maniera adeguata, il corpo diventa l’unico mezzo di espressione di tale disagio, sia esso in campo lavorativo, sociale o affettivo“, prosegue.

Dolori fisici ed emozioni

A volte possono essere sufficienti dei non detti, un nodo mai sciolto, un trauma infantile non elaborato che trovano il modo di emergere attraverso il corpo invece che con le emozioni.

Sono tante le parti del nostro corpo che possono essere prese di mira quando cerchiamo di allontanare con tutte le forze un pensiero, un evento e la sua emozione considerata intollerabile.

Vediamo insieme alla psicologa Ines Catania quali sono gli effetti e il significato che ognuno di questi può avere.

Mal di testa

Il mal di testa può segnalarci il bisogno di allentare l’eccessivo controllo razionale, e quindi il desiderio di lasciarsi più andare, concedendosi minor controllo e maggiore istintività. Questo è il canale privilegiato attraverso cui parla, in generale, l’insoddisfazione.

Mal di stomaco

Gastriti, bruciori allo stomaco o altri disturbi digestivi sono collegati alla rabbia o altre emozioni negative, spesso “mandate giù” senza dar modo di esprimersi, costringendo lo stomaco a una lenta e complessa “digestione” di tale sensazione.

Dermatite

Eczemi, psoriasi, acne o altri sfoghi della pelle, che segna simbolicamente il confine tra sé e gli altri, potrebbero simboleggiare da un lato la tendenza a difendersi da un’eccessiva intrusione dell’esterno, ma anche il desiderio impronunciabile di una vicinanza agli altri. Questo succede quando non viene ascoltata la propria affettività.

Mal di schiena

Dolori alla schiena o contratture muscolari possono indicare un eccessivo senso di responsabilità e di stress come pesi da “portare sulle spalle”, disagi relativi alla libertà di movimento o autonomia, o ancora bisogno di sostegno.

Altri dolori

Se si prova a ignorare le proprie paure il corpo “parla” con la stipsi. Invece, l’aumento di peso è causato spesso dal mancato ascolto della propria creatività e propri talenti. Accantonare le passioni, inoltre, può generare infezioni sul corpo.

emozioni e coscienza

Cosa fare?

Occorre adesso chiedersi cosa fare e come gestire dolore fisico ed emozioni: “Una volta esclusa una causa organica, è importante prendersi cura della persona che manifesta tale blocco emotivo attraverso un percorso psicologico che miri ad accoglierla nella sua totalità, sostenendola e fornendole gli strumenti necessari per imparare a codificare ed esprimere liberamente le proprie emozioni, attraverso i canali più giusti“.

Solo così il corpo riesce a liberarsi dal peso che lo affliggeva, venendo ascoltato e dando voce a quei sentimenti finora silenziosi“, precisa la dottoressa.

Inoltre, “se i disturbi psicosomatici nascono da segnali del corpo inascoltati, è importante cominciare a fermarsi e a interrogarsi su quanto sta succedendo in questo momento di vita nei vari contesti, cercando di ridurre le fonti di stress agendo anche sullo stile di vita e sul comportamento“.

Meglio ascoltare il corpo o la mente?

Cosa bisogna ascoltare di più per stare realmente bene? Corpo o mente? “Durante la mia pratica clinica, suggerisco sempre ai miei pazienti di ascoltare il cuore, di sentire le emozioni che ne seguono senza paura e indugi”, sostiene la nostra intervistata.

E ancora: “Accogliamo anche ciò che può piacerci di meno. Perché fa parte di noi. Perché ci sta comunicando qualcosa. E noi abbiamo il dovere di ascoltarlo. E perché la colpa non è mai dell’emozione, ma di ciò che la genera. Come la ‘spia dell’olio’ nella macchina, se non ci fosse e non prestassimo attenzione, bruceremmo il motore!“.

Sì alle emozioni!

Direi che è proprio provvidenziale non reprimere ciò che sentiamo ma occorre dargli ascolto… così non ci logoriamo dentro e… nel corpo!“, conclude.

Quindi, partiamo da noi stessi e non dimentichiamo mai di “sentire” ciò che fisico e mente comunicano. Vediamoli come due facce della stessa medaglia: il corpo è lo specchio dell’anima.

Per un benessere a 360 gradi dobbiamo imparare a riconoscere le emozioni, in modo da rimuovere le tensioni – anche fisiche – e “curarci” così sia dentro che fuori. Ogni emozione ignorata lascia un segno sul corpo. Lasciamoci andare di più, è la chiave di tutto.