Tra fantasmi e perplessità: i dubbi che ci lascia Inter-Milan

Tra fantasmi e perplessità: i dubbi che ci lascia Inter-Milan

ITALIA – È finale e soprattutto derby per il Milan che travolge l’Inter per 3-0 nella semifinale di Coppa Italia.

Un risultato importante al capolinea di una stagione caratterizzata da tanti, tantissimi, bassi e pochi alti. E forse è stata proprio questa la chiave di vittoria del Diavolo, la consapevolezza di non aver nulla da perdere e di aggrapparsi all’ultima positività di un anno dimenticabile. Sfuma invece il sogno triplete per la squadra di Inzaghi che quest’anno con i cugini sembra essere avvolta da una maledizione.

Il derby è rossonero: nervosismo Inter?

Sconfitta che più che per la Coppa Italia in sé, spaventa gli umori nerazzurri in vista del match contro la Roma e ad una settimana dalla semifinale contro il Barcellona: la paura di uno “zero tituli” c’è e lo si percepisce nel nervosismo dei minuti finali di ieri.

Nervosismo che si legge proprio negli occhi di Simone Inzaghi furioso contro il quarto uomo Gianluca Aureliano: “Non voglio il recupero eh! Non prendermi per il c**o! Non lo voglio, non lo voglio!“. Richiesta gentilmente accolta dalla terna arbitrale con il triplice fischio di Doveri arrivato in anticipo rispetto ai due minuti inizialmente assegnati. Nonostante la rabbia post partita, da sottolineare il gesto del tecnico piacentino che dopo aver salutato i direttori di gara, ha spinto i suoi giocatori verso la Curva Nord.

Il Diavolo si sveglia dopo un sonno di un anno

Ma ora parliamo di Milan, di quel sorprendente e allo stesso deludente Diavolo. E quando si parla di delusione lo si fa perché sì, hai vinto 3 derby su 5, di cui uno in finale di Supercoppa Italiana, ma in campionato hai perso e concesso troppo. Sembra di vivere una relazione con un compagno tossico dove tutto va male, poi arriva quell’episodio in cui ti senti corteggiato e amato ti fai scordare il resto e quindi ecco che ricadi in questo circolo vizioso di amore e sofferenza. Il tifoso milanista c’è da immaginarselo così, a fianco del “malessere” societario che mette pezze dove tutto fa acqua.

Su Jovic e Reijnders

Ora c’è la Coppa Italia, con un impensabile Luka Jovic e un confermatissimo Tijjani Reijnders. Sul primo nessuno avrebbe messo un euro, considerato esubero da far fuori a fine stagione e “meme” per via della numero 9 ereditata da Giroud. L’olandese in maglia 14 è invece l’unica stella a brillare in quel cielo opaco che è stato il Milan finora, uno spacca partite, un collante tra difesa e attacco: giocatore totale.

Inter-Milan ci lascia solo dubbi

Il derby, l’ultimo per quest’anno, si conclude lasciandoci dubbi e perplessità da entrambe le parti. Da un lato un Milan che forse, anzi certamente vista la rosa, avrebbe potuto dare di più dall’inizio, e dall’altro l’Inter che sente avvicinarsi i fantasmi di una stagione da sogno che potrebbe mutarsi in incubo.

Fonte foto: AC Milan