ITALIA – Sicuramente non era il ritorno che speravamo quello del campionato di Serie A che avrebbe dovuto rirendere senza intoppi oggi, 6 gennaio, dopo circa 20 giorni di assenza.
A causa del crescente numero di contagi, diverse partite rischiano di essere rinviate a data da destinarsi con annessa quarantena per le squadre ritenute un “possibile focolaio”.
Già 4 le partite fermate dalle rispettive Asl del territorio di competenza: Bologna-Inter; Atalanta-Torino; Fiorentina-Udinese e Salernitana-Venezia. Ufficialmente la Lega Serie A non ha rinviato i match, a causa dell’ormai noto conflitto fra regolamenti sportivi e disposizioni delle autorità sanitarie in caso di contagi nelle squadre.
Fino alla passata stagione la Serie A consentiva il rinvio di una partita solo nel caso in cui una squadra rimaneva con meno di 13 giocatori o con dieci o più positivi nel corso della settimana precedente all’impegno. Per questa stagione la Serie A non ha confermato il protocollo, giustificando la decisione con il calo dei contagi, l’avviamento dei cicli vaccinali e infine le misure previste dal governo.
L’incremento dei contagi avvenuto nelle ultime settimane ha richiamato l’attenzione dei membri della Lega che hanno convocato una riunione del Consiglio stilando un nuovo regolamento stile UEFA: si potrà giocare con 13 giocatori disponibili tra cui un portiere. Sarà obbligatorio scendere in campo, pescando eventualmente dalla Primavera.
Le partite che non si giocheranno oggi, come detto prima, non sono state rinviate dalla Lega ma dai provvedimenti delle autorità sanitarie locali che, a causa dei focolai riscontrati nelle squadre, hanno messo preventivamente in quarantena o in auto sorveglianza per cinque giorni Torino, Udinese, Salernitana e Bologna (che quindi non potranno giocare nemmeno nel prossimo fine settimana). Queste squadre non potranno presentarsi in campo, ma nei rispettivi stadi tutto procederà come se la partita si dovesse giocare, come già accaduto l’anno scorso.
Neanche a quel punto, però, la Lega dichiarerà rinviata la partita, perché per il suo regolamento non ci sono i presupposti per farlo. Il rinvio verrà disposto soltanto dal giudice sportivo, come successo per la prima volta per Juventus-Napoli della passata stagione.
D’ora in avanti la Lega Calcio ha annunciato che ricorrerà al TAR contro i provvedimenti presi dalle Asl.
Le altre partite che si dovrebbero giocare sono Sampdoria-Cagliari, Lazio-Empoli, Spezia-Verona, Sassuolo-Genoa e Milan-Roma.
Spezia-Verona è rimasta in dubbio fino a ieri sera in attesa di provvedimenti da parte dell’Asl di Verona dopo le dieci positività riscontrate nella squadra veneta che, nonostante ciò, è potuta partire per La Spezia. Mercoledì sera, inoltre, anche il Milan ha comunicato di avere tre giocatori positivi, che quindi salteranno la partita prevista stasera.
Giocare è la soluzione giusta oppure sarebbe necessario fermare la Serie A per due turni?
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