Scuola primaria e l’insegnante di educazione fisica. Disponibili 2mila nuovi posti di lavoro

Scuola primaria e l’insegnante di educazione fisica. Disponibili 2mila nuovi posti di lavoro

ITALIA – È stato firmato dal Ministro dell’Istruzione il decreto sugli organici del personale dell’anno scolastico 2022/2023 e sarà presente una nuova figura prima non contemplata.

L’insegnante di educazione fisica alla scuola primaria diventa una realtà, si comincia l’inserimento dalle classi quinte per poi continuare nell’anno 2023/2024 con le classi di quarta elementare.

L’inserimento di questa figura era tutt’altro che scontata, in quanto, dalla Legge di Bilancio era stata eliminata l’indicazione delle coperture economiche per sostenere il provvedimento che era stato presentato dalla sottosegretaria dello sport Valentina Vezzali con il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Questa volta il Ministero ridisegnando la mappa dell’organico ha riconosciuto la necessità di 2.247 insegnanti di educazione fisica. L’assegnazione dei posti avverrà attraverso un concorso, come è previsto dalla Legge di Bilancio, grazie al quale si inseriranno figure specializzate nella disciplina.

Per candidarsi al concorso sarà necessario possedere i 24 CFU/CFA in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecniche didattiche, di una laurea magistrale in una delle seguenti discipline: Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate (LM-67), in Scienze e tecniche dello sport (LM-68) o in Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie (LM-47). Saranno ammessi coloro che hanno ottenuto titoli di studio equiparati o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia, oltre ai 24 CFU.

Ai nostri microfoni per commentare la questione il dott. Vincenzo Giurdanella chinesiologo e laureato in Scienze motorie:

Lo sport ha un ruolo fondamentale nella crescita dell’individuo e nello specifico del bambino, perché rappresenta un modo per confrontarsi con sé stessi e con gli altri. Si impara attraverso l’attività fisica a stare con gli altri, a stare nella società e si favorisce il benessere fisico”.

Il nuovo concorso rappresenta una bella possibilità per i laureati in Scienze motorie – continua il dott. Giurdanella -, è un’opportunità lavorativa che dovrebbe essere colta soprattutto da persone che hanno una vocazione nell’insegnare ai bambini l’approccio allo sport. In quanto, è un’ ìattività che necessita di empatia e cura nei confronti dei più piccoli“.

Grazie al nuovo decreto i bambini perciò avranno possibilità di “sperimentarsi” insieme ai propri compagni di classe e potranno ricevere un’educazione sportiva. Si spera che negli anni avvenire questo provvedimento interesserà anche le classi primarie inferiori.

Immagine di repertorio