ITALIA – Il calcio, così come qualsiasi altra disciplina, si è evoluto rivelando numerosi cambiamenti tra le approvazioni e le contestazioni dei tifosi, vera fonte di sostentamento dello sport più amato e seguito al mondo.
La nostra Nazione ha avuto modo di rendersi protagonista di numerosi successi anche a livello internazionale come la Coppa del Mondo conquistata all’Olympiastadion di Berlino nell’ormai lontano 9 luglio 2006.
Ebbene sì, sono passati 16 anni da quella grande impresa. Chi c’era non lo dimenticherà mai, chi non c’era conosce a memoria ogni istante di quella gloriosa cavalcata.
“Alza la coppa, capitano! (Fabio Cannavaro) Alzala alta al cielo, capitano, perché questa è la coppa di tutti gli italiani! Perché oggi grazie a voi abbiamo vinto tutti! Alzala alta perché oggi è più bello essere italiani!”. Una frase iconica, gli occhi di tutti indirizzati verso l’alto: il cielo divenne azzurro sopra Berlino!
La squadra era un mix di incoscienza ed euforia, tutti si conoscevano, rivali in campionato e compagni inseparabili in Nazionale. È proprio in quel preciso istante che è avvenuta la trasformazione da giocatori a leggende, il cuore di ogni singolo membro galoppava impazzito sul rettangolo verde. Chi dava indicazioni da bordo campo, chi chiudeva Henry sulla fascia e sgridava i compagni per non perdere la concentrazione e poi l’attimo decisivo.
Poteva essere la serata giusta per celebrarlo come eroe della storia del calcio francese e invece Zinedine Zidane è uscito a testa bassa, al quinto minuto del secondo tempo supplementare per aver dato una testata a freddo contro Materazzi. Il popolo italiano ti ammira come calciatore e nello stesso tempo ti ringrazia per quei secondi di ordinaria follia.
L’incontro sta finendo ma ancora il risultato rimane inchiodato sull’1-1, scocca l’ultimo minuto dei tempi supplementari e l’arbitro argentino Horacio Elizondo manda le squadre ai calci di rigore.
Una serie di tiri dal dischetto impeccabili da parte degli azzurri e dei Transalpini, eccetto quello di Trezeguet.
A terminare l’opera azzurra e a consegnarci la quarta stella sono le trasformazioni di Del Piero e Grosso.
L’Italia è Campione del Mondo. Il merito è di tutti, il 9 luglio per noi italiani e amanti dello sport non potrà mai essere un giorno come gli altri.
Fonte foto Facebook – UEFA EURO 2024