SANREMO – Si è conclusa ieri la seconda serata del Festival di Sanremo 2021, la 71esima edizione come sempre al Teatro Ariston nella città dei Fiori. Fiori che non sono più stati donati alle donne sul palco con l’ormai famoso carrello della prima serata, ma che hanno trovato un “trasporto” certamente più gradevole alla vista e “guantato” di tutto punto, un gentiluomo addetto anche al passaggio dei cartellini di Amadeus.
Il duo “Amorino-Patato”, come Fiorello ha richiesto agli organi stampa di scrivere, ancora una volta ha dovuto combattere contro i silenzi vuoti della platea, che però ieri è stata riempita – anche in modo ampiamente puerile – di palloncini di ogni forma e dimensione che prontamente Fiorello ha deciso di scoppiare dopo meno di un’ora dall’inizio della puntata.
Ad accompagnare in questo viaggio i due conduttori, ieri sul palco ha fatto il suo trionfale ingresso Elodie, in rosso dall’inizio alla fine del Festival, regina indiscussa della scena (e all’apparenza quasi capace di gestirlo completamente da sola) ma vittima di una piccola gaffe “di valore”: l’orecchino che le è caduto appena preso in mano il microfono pare costi 45mila euro. Ospiti della serata una emozionatissima Laura Pausini, sempre umile nonostante il Golden Globe in viaggio verso casa (del padre), Achille Lauro, Gigi D’Alessio e Alex Schwazer, reo confesso del reato di doping , ma “incastrato” un seconda volta e accusato ingiustamente, che ha parlato del tempo che gli è stato tolto in un salottino improvvisato al centro del palco, con un inedito Amadeus “giornalista”.
Un Festival nel nome della Sicilia, questo si può dire grazie a tutti gli ospiti Made in Sicily che hanno calcato la scena solo nella serata di ieri: dalla nuova proposta Davide Shorty – da Palermo con furore come La Rappresentante di Lista, in un vestito tanto ingombrante quanto rosa – a Ignazio Boschetto, marsalese guest star parte de Il Volo. A sconvolgere ancora con la sua voce, poi, l’orgoglio catanese Marcella Bella, che oltre ad aver mantenuto il suo timbro vocale di un tempo, ricorda quasi la sé stessa giovanissima tra i ricci a cantare la celeberrima e dolce Montagne Verdi.
Nonostante l’impegno, questa volta il Festival ha avuto 7 milioni e 585mila telespettatori con il 42,1% di share, ancor meno di ieri e sempre in minoranza rispetto all’anno scorso: c’è chi pensa sia a causa del diverso periodo dell’anno in cui è ambientato lo show, circa un mese in ritardo rispetto al solito, e del coprifuoco.
Concluse le nuove proposte, passano alla finale Davide Shorty, Wrongonyou, mentre per i Big niente di grandioso o indimenticabile a parte una romanticissima e acutissima Orietta Berti (che non saliva sul palco da 29 anni, come si potrebbe dedurre anche dalla sua entrata laterale e non dalle scale) e Irama ancora in gara, ma via video a causa della quarantena. Proposti anche i secondi 13 Big, la classifica generale è finalmente vera: in testa Ermal Meta, a seguire Annalisa, Irama, Malika Ayane, Noemi, Fasma, Francesca Michielin-Fedez, Lo Stato Sociale, Willie Peyote, Francesco Renga, Arisa, Gaia, Fulminacci, La Rappresentante di lista, Maneskin, Max Gazze’, Colapesce-Di Martino, Coma_Cose, Extraliscio con Davide Toffolo, Madame, Gio Evan, Orietta Berti, Random, Bugo, Ghemon, Aiello.
Anche questa sarà una puntata di social e meme – lo ha predetto lo stesso Fiorello vedendo Amadeus dimenarsi “legnosamente” – ma sempre troppo poco sensazionale, troppo poco per la kermesse musicale più importante d’Italia, un simbolo da ormai 71 anni che via via sembra far perdere interesse, soprattutto nei giovani.
Proprio ai giovani è stato rivolto l’appello dei conduttori a inizio serata: “Sarà solo un ricordo, spero in una campagna vaccinale massiccia che ci faccia uscire da questa situazione”, queste le parole di Fiorello (anche lui ovviamente un orgoglio siciliano sul palco).
La speranza è che almeno la puntata di oggi – la serata dei duetti – possa incollare più italiani allo schermo, almeno per far risalire lo share e non farlo crollare ancor più giù di quanto non sia adesso, secondo per “scarsezza” solo alla conduzione di Fazio del 2015.
Fonte immagine huffingtonpost.it