ITALIA – Non si ferma il progetto di portare avanti anche per quest’anno Sanremo. La Rai, infatti, ha confermato che dal 2 al 6 marzo si svolgerà il Festival e che adesso si lavora per avere presenti il pubblico nell’Ariston. Proprio sulla gestione sicura e sulla presenza degli spettatori, intanto, sembra tramontare l’ipotesi di una possibile nave “bolla” per accogliere il pubblico da portare poi in teatro.
A sconsigliare una nave come “isola sicura” è stato proprio Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, che ha detto che dal punto di vista tecnico scientifico non è sicuro.
Non si esclude, secondo alcune indiscrezioni, che una parte del pubblico possa essere rappresentata dagli operatori sanitari (già vaccinati) in segno di omaggio a chi in questa emergenza è stato in prima linea nella battaglia contro il virus.
Per quanto riguarda la sala stampa, invece, l’orientamento è quello di ridurre drasticamente la presenza degli accreditati, massimo 70/80: tutti i nodi, però, saranno sciolti con un apposito protocollo.
Il Festival 2020, definito da Amadeus come “festival della rinascita“, al momento deve fare i conti con la terza ondata, le mutazioni e le nuove restrizioni del Dpcm valide fino al 5 marzo.
Continuano, intanto, i sopralluoghi nella città al fine di trovare gli spazi compatibili per il rispetto delle norme anti contagio e le riunioni con la Questura per gli aspetti sulla sicurezza.
Intanto arrivano preoccupazioni dei discografici attraverso le parole del nelle parole del ceo di Fimi, Enzo Mazza, che ha consigliato la realizzazione di un evento sostanzialmente televisivo e limitato all’esibizione di artisti e senza altre attività collaterali che potrebbero far esplodere i contagi.
Inoltre, per l’industria musicale è importante fare al più presto possibile e avere regole precise in modo tale che tutto vada organizzato al meglio, a partire proprio dalla successiva uscita dei dischi.
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